Cerca

Adria

“Non ho il tempo che serve”

Elisa Romani chiarisce il perché delle sue dimissioni

“Non ho il tempo che serve”

“In questo momento il Csa ha bisogno di una presenza costante, che io non posso più garantire. Ma continuerò a dare supporto come consigliera”. Così Elisa Romani chiarisce il perché delle sue dimissioni da presidente, pur rimanendo all’interno del consiglio di amministrazione. Una scelta che lei stessa definisce “seria e responsabile”, dovuta alla difficoltà di conciliare gli impegni familiari manifestatasi in tempi recenti - lavora fuori regione, è madre di due figli e il marito ultimamente è assente per lavoro dal lunedì al venerdì - con la crescente complessità della gestione dell’ente”, chiarisce Romani.

Intanto, la settimana scorsa, una delegazione del cda e il sindaco Massimo Barbujani è stata ricevuta in Regione dall’assessore a Sanità e sociale Manuela Lanzarin, per discutere della situazione e valutare eventuali misure di supporto. E, per questa sera, il sindaco ha annunciato una riunione di giunta dedicata al tema, segno che la questione è ora entrata nel vivo dell’agenda politica cittadina.

Da parte sua, il cda, che nelle ultime settimane si è riunito più volte, ha confermato l’urgenza di intervenire per correggere il bilancio previsionale 2025, approvato a febbraio, ma rivelatosi in parte compromesso da un errore materiale nei conteggi. “Se fosse emerso in sede previsionale - spiega Romani - avremmo avuto spazio per intervenire tempestivamente. Da ricordare che l’approvazione del previsionale era obbligata entro il 28 febbraio, e noi ci siamo insediati il 14 dello stesso mese”.

Romani rivendica l’approccio adottato in questi mesi: “Abbiamo lavorato su più fronti, cercando soluzioni concrete. Penso al progetto Kaironia, che richiama lo spirito originario del Csa, nato da donazioni e dalla solidarietà del territorio. E’ a quella memoria che dobbiamo guardare per affrontare il presente”.

Tra le misure avviate: l’inserimento di nuovi ospiti autosufficienti, l’adeguamento di alcuni servizi extra, e, solo come estrema ratio, l’ipotesi di un adeguamento delle rette a partire da ottobre, laddove i correttivi non bastassero. “E’ fondamentale parlare di adeguamento, non di aumento - precisa Romani - Il valore è contenuto: 2 euro al giorno, contro i 4,57 euro che sarebbero stati necessari se l’intervento non fosse stato posticipato all’ultimo trimestre. Una scelta per non gravare troppo sull’utenza”. L’intervento infatti si basa sull’indice Istat (+1,7%) e segue quanto avvenuto ad inizio anno in altre realtà regionali. La decisione è stata presa a maggioranza: favorevoli Romani, Campioni, Pasquali; contrari Rossi e Casellato.

In questo contesto si inserisce anche il confronto con il personale, che a giugno ha proclamato lo stato di agitazione. La causa è da ricercarsi nella nuova matrice dei turni, avviata in via sperimentale a maggio e oggetto di confronto con i sindacati e approvata con il precedente cda. “E’ un percorso iniziato già da anni, ma il rodaggio della nuova matrice ha mostrato alcune difficoltà. Con i dipendenti, abbiamo già incontrato il Prefetto e stabilito di proseguire con la sperimentazione fino all’autunno, per una valutazione più completa. Se fossimo in un altro scenario economico, tutto sarebbe più semplice. Ma i fondi per la non autosufficienza sono sempre più limitati”.

Tra i progetti avviati sotto la sua presidenza, anche un’iniziativa di welfare aziendale che prevede, in fase sperimentale, la fornitura di pasti da asporto a prezzo agevolato per i dipendenti. Un modo per favorire la conciliazione vita-lavoro, soprattutto in un ambiente a prevalenza femminile, con carichi di cura familiari importanti.

La presidente uscente invita chi le succederà a guardare avanti con pragmatismo e coraggio: “Serve un cambio di passo. Il nostro è uno dei territori con l’indice di vecchiaia più alto del Veneto, e la densità demografica tra le più basse. È necessario intensificare il dialogo tra istituzioni, Ulss, Ats, Comuni e Regione. Integrazione e innovazione dei servizi diventano cruciali, come anche il confronto costante con gli altri attori del settore. E’ finita l’epoca delle grandi disponibilità economiche”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400