VOCE
Adria
15.07.2025 - 22:00
“In questo momento il Csa ha bisogno di una presenza costante, che io non posso più garantire. Ma continuerò a dare supporto come consigliera”. Così Elisa Romani chiarisce il perché delle sue dimissioni da presidente, pur rimanendo all’interno del consiglio di amministrazione. Una scelta che lei stessa definisce “seria e responsabile”, dovuta alla difficoltà di conciliare gli impegni familiari manifestatasi in tempi recenti - lavora fuori regione, è madre di due figli e il marito ultimamente è assente per lavoro dal lunedì al venerdì - con la crescente complessità della gestione dell’ente”, chiarisce Romani.
Intanto, la settimana scorsa, una delegazione del cda e il sindaco Massimo Barbujani è stata ricevuta in Regione dall’assessore a Sanità e sociale Manuela Lanzarin, per discutere della situazione e valutare eventuali misure di supporto. E, per questa sera, il sindaco ha annunciato una riunione di giunta dedicata al tema, segno che la questione è ora entrata nel vivo dell’agenda politica cittadina.
Da parte sua, il cda, che nelle ultime settimane si è riunito più volte, ha confermato l’urgenza di intervenire per correggere il bilancio previsionale 2025, approvato a febbraio, ma rivelatosi in parte compromesso da un errore materiale nei conteggi. “Se fosse emerso in sede previsionale - spiega Romani - avremmo avuto spazio per intervenire tempestivamente. Da ricordare che l’approvazione del previsionale era obbligata entro il 28 febbraio, e noi ci siamo insediati il 14 dello stesso mese”.
Romani rivendica l’approccio adottato in questi mesi: “Abbiamo lavorato su più fronti, cercando soluzioni concrete. Penso al progetto Kaironia, che richiama lo spirito originario del Csa, nato da donazioni e dalla solidarietà del territorio. E’ a quella memoria che dobbiamo guardare per affrontare il presente”.
Tra le misure avviate: l’inserimento di nuovi ospiti autosufficienti, l’adeguamento di alcuni servizi extra, e, solo come estrema ratio, l’ipotesi di un adeguamento delle rette a partire da ottobre, laddove i correttivi non bastassero. “E’ fondamentale parlare di adeguamento, non di aumento - precisa Romani - Il valore è contenuto: 2 euro al giorno, contro i 4,57 euro che sarebbero stati necessari se l’intervento non fosse stato posticipato all’ultimo trimestre. Una scelta per non gravare troppo sull’utenza”. L’intervento infatti si basa sull’indice Istat (+1,7%) e segue quanto avvenuto ad inizio anno in altre realtà regionali. La decisione è stata presa a maggioranza: favorevoli Romani, Campioni, Pasquali; contrari Rossi e Casellato.
In questo contesto si inserisce anche il confronto con il personale, che a giugno ha proclamato lo stato di agitazione. La causa è da ricercarsi nella nuova matrice dei turni, avviata in via sperimentale a maggio e oggetto di confronto con i sindacati e approvata con il precedente cda. “E’ un percorso iniziato già da anni, ma il rodaggio della nuova matrice ha mostrato alcune difficoltà. Con i dipendenti, abbiamo già incontrato il Prefetto e stabilito di proseguire con la sperimentazione fino all’autunno, per una valutazione più completa. Se fossimo in un altro scenario economico, tutto sarebbe più semplice. Ma i fondi per la non autosufficienza sono sempre più limitati”.
Tra i progetti avviati sotto la sua presidenza, anche un’iniziativa di welfare aziendale che prevede, in fase sperimentale, la fornitura di pasti da asporto a prezzo agevolato per i dipendenti. Un modo per favorire la conciliazione vita-lavoro, soprattutto in un ambiente a prevalenza femminile, con carichi di cura familiari importanti.
La presidente uscente invita chi le succederà a guardare avanti con pragmatismo e coraggio: “Serve un cambio di passo. Il nostro è uno dei territori con l’indice di vecchiaia più alto del Veneto, e la densità demografica tra le più basse. È necessario intensificare il dialogo tra istituzioni, Ulss, Ats, Comuni e Regione. Integrazione e innovazione dei servizi diventano cruciali, come anche il confronto costante con gli altri attori del settore. E’ finita l’epoca delle grandi disponibilità economiche”.
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