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FRANCIA

Addio Pasquetta: bisogna lavorare

Il premier francese propone misure drastiche per ridurre il deficit

La sfida di François Bayrou: abolire il lunedì di Pasqua per salvare le finanze francesi

Il premier francese François Bayrou ha lanciato una proposta che ha scosso l'intero Paese: abolire il lunedì di Pasqua, una festività introdotta da Napoleone Bonaparte nel 1801. Questa mossa, parte di un piano più ampio per risanare le finanze pubbliche, ha suscitato reazioni contrastanti e acceso un dibattito che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del governo.


Il lunedì di Pasqua, noto anche come Pasquetta, è una tradizione che affonda le sue radici nel Concordato del 1801, quando Napoleone Bonaparte decise di ridurre le vacanze pasquali per aumentare la produttività dei francesi. Oggi, Bayrou si trova a fronteggiare una situazione economica critica, con un deficit che nel 2024 ha raggiunto il 5,8% del PIL. Per riportarlo al 4,6% entro il 2026, il premier ha presentato un piano ambizioso che prevede tagli alla spesa pubblica e un "contributo di solidarietà" da parte dei cittadini più abbienti.


La proposta di Bayrou non è passata inosservata. Esponenti di spicco dell'estrema destra, come Bardella, e della sinistra radicale, come Mélenchon, hanno espresso la loro indignazione, promettendo di far cadere il governo entro ottobre. Anche l'ecologista Tondelier ha criticato la decisione di non commemorare più la vittoria sul nazismo, mentre il ministro Haddad ha ricordato che già nel 1959 De Gaulle aveva abolito l'8 maggio, giorno della fine della Seconda guerra mondiale in Europa, per poi reintrodurlo successivamente.



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