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Ballestra, dalla portaerei a Venezia

Francesca, 21 anni, portovirese, si sta distinguendo anche all’interno della Marina Militare

Ballestra, dalla portaerei a Venezia

Francesca Ballestra, 21 anni, originaria di Porto Viro, è una delle giovani eccellenze venete che stanno lasciando il segno anche nei contesti internazionali più complessi. Appena rientrata da un’intensa esperienza a bordo della portaerei Cavour, ha preso parte alla missione “Mare Aperto 2025”, la più grande esercitazione della Marina Militare italiana, distinguendosi per capacità, dedizione e spirito di servizio.

Il suo percorso è iniziato già nel 2024, quando è stata selezionata tra 30 candidati per frequentare un corso di leadership e geopolitica internazionale a Trento, partecipando a giornate intensive in lingua inglese.

In quell’occasione ha sviluppato, in team, un progetto di simulazione su un ipotetico conflitto internazionale, che ha poi presentato davanti a una commissione composta da esperti madrelingua. Da lì è arrivato il riconoscimento: il Premio Algarotti 2024, assegnato al miglior elaborato di geopolitica marittima.

“E’ stata un’esperienza formativa e intensa – racconta Francesca – molto interessante sul piano del dialogo diplomatico. Mi sono occupata della comunicazione strategica, sia a livello social che giornalistico. Essere ricevuta a Palazzo Balbi è stata un’emozione fortissima, un momento che mi ha davvero segnata”.

Durante la missione Mare Aperto, Francesca ha lavorato a fianco dei vertici della Marina nella simulazione di scenari di crisi e nella gestione della comunicazione, in un contesto operativo tra i più sfidanti del Mediterraneo.

L’assessore regionale Valeria Mantovan, che ha voluto incontrarla personalmente con il Presidete Luca Zaia, ha dichiarato: “Francesca è l’esempio concreto di come i nostri giovani possano esprimere competenze di altissimo livello. Il suo impegno e il suo talento rappresentano una speranza e un orgoglio per tutto il Veneto. La sua storia dimostra che credere nei propri sogni, con serietà e preparazione, può davvero aprire strade straordinarie”.

Francesca, oggi al secondo anno del corso di laurea in Management degli Itinerari Culturali, non esclude di proseguire lungo la strada della diplomazia e della geopolitica internazionale. Un percorso brillante, che testimonia quanto anche da piccoli comuni possano partire visioni e talenti capaci di farsi valere nel mondo.

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