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emergenza granchio blu

"E ora chiedono persino soldi ai pescatori"

Romeo (Pd): "Fallimento completo, una vergogna"

"E ora chiedono persino soldi ai pescatori"

"A tre anni dall’emergenza e a un anno dalla nomina del commissario non è stato fatto nulla. Anzi: al danno, si aggiunge la beffa: ossia si chiede ai pescatori di anticipare di tasca loro i costi di smaltimento. La gestione dell’emergenza granchio blu da parte del Governo e della Regione Veneto è stata un fallimento totale, segnato da passerelle, promesse mancate e una totale assenza di risposte concrete verso chi vede il proprio reddito azzerato ogni giorno".

Così l’On. Nadia Romeo, deputata del Partito Democratico, che torna a denunciare con forza la mancanza di interventi reali per affrontare l’invasione del granchio blu nelle lagune del Delta del Po.

"Nel frattempo – aggiunge – ci si chiede: che fine hanno fatto i 10 milioni di euro stanziati dal commissario per il triennio 2024-2026? Risorse annunciate, messe a bilancio, ma che a luglio 2025 non risultano ancora spese. Una vergogna, che certifica l’assoluta incapacità gestionale e politica di chi avrebbe dovuto agire con urgenza"

Romeo definisce inaccettabile anche l’ultima ordinanza del commissario straordinario: "È una beffa insopportabile chiedere ai pescatori di anticipare i costi delle operazioni. Si tratta di persone che hanno già perso attività e reddito. Pretendere da loro un ulteriore sforzo economico significa essere totalmente scollegati dalla realtà".

Il bilancio, secondo la parlamentare, è gravissimo: "Centinaia di partite Iva hanno già chiuso e molti pescatori hanno dovuto abbandonare il mestiere. Una Regione completamente assente, assorbita solo prima dal dibattito sul quarto  mandato al presidente Zaia, adesso impegnata a mantenere il potere. Non certo a salvare la pesca e l’economia del Delta".

Romeo denuncia inoltre l’assenza totale di dialogo istituzionale: "Da mesi chiedo che il commissario, prefetto Enrico Caterino, venga in Commissione Agricoltura. Nessuna risposta. Nessun confronto. Nessuna volontà di affrontare davvero la crisi".

E i numeri, intanto, parlano purtroppo chiaro: "A Porto Tolle, in una sola giornata, sono stati pescati 300 quintali di granchi blu, 240 dei quali da smaltire. Questo dimostra che la filiera del granchio blu non rappresenta una alternativa valida. Non è remunerativa: l'offerta è enormemente sovrabbondante rispetto alla domanda.  Non può funzionare senza interventi strutturali, sostegni economici concreti ed adeguati  e un piano di gestione a lungo termine".

"Il Bassopolesine e i nostri pescatori italiani meritano di più. Meritano ascolto, risposte, interventi seri e immediati. Basta proclami e slogan: è il momento della responsabilità politica e degli atti concreti".

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