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“L’orrore ripreso dalle telecamere”

Cittadin scossa dopo aver visto i filmati della videosorveglianza: “Violenza raccapricciante”

“L’orrore ripreso dalle telecamere”

Una telecamera della videosorveglianza ha ripreso l’orrore. Fotogrammi agghiaccianti che sono stati visionati dagli inquirenti, ma anche dal sindaco Valeria Cittadin e dall’assessore alla polizia locale Michele Aretusini, rimasti scioccati. Fotogrammi che riprendono un’azione violenta, cruenta, belluina.

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“Una scena talmente raccapricciante, una violenza così brutale, che mi ha lasciata senza fiato”, spiega il sindaco, ancora visibilmente scossa. “Ho visto - racconta - le immagini della violenza avvenuta alla stazione ripresa dalle telecamere di sorveglianza. E quello che abbiamo visto è stato orribile. L’assessore Aretusini non ha parlato per ore”.

Oggi dal proprio ufficio di palazzo Nodari la prima cittadina è tornata sullo stupro avvenuto nella notte tra lunedì e martedì nei pressi della stazione ferroviaria e a fatica ha trovato le parole per raccontare quello che i suoi occhi hanno visto. Non un film, per quanto realistico, nessuna possibilità di rifugiarsi dietro al fatto che fosse tutta una messa in scena: la violenza ai danni di una donna da parte di stranieri che prima l’hanno massacrata di botte e poi violentata è stata vera, reale.

Cittadin non si sposta di un millimetro rispetto alle parole del giorno precedente: “Non mi si dica che questa è integrazione - rimarca - chi è figlio di una cultura in cui si considera la donna una schiava o, peggio, un oggetto non si può dire integrato. Tra l’altro uno dei due aggressori è risultato regolare sul territorio e con un lavoro”.

Venerdì il sindaco e Aretusini incontreranno il prefetto Franca Tancredi e i vertici delle forze dell’ordine a partire dalle 9.30 in prefettura quando si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica richiesto dallo stesso sindaco a seguito dei tre accoltellamenti avvenuti in centro città nel giro di una settimana. Con lo stupro che da martedì si è aggiunto alla lista di gravi eventi violenti. E in vista del comitato, Cittadin, che già aveva chiesto un presidio fisso alla stazione, ribadisce: “Porteremo all’attenzione del prefetto il progetto di implementazione della videosorveglianza sul territorio comunale e chiederemo un rafforzamento dei controlli e della sorveglianza perché tutto questo non deve mai più succedere”.

Dalla prefettura, invece, si è scelta la via del momentaneo silenzio, attendendo a rilasciare dichiarazioni e rinviando ogni dichiarazione sulla risposta a dopo la seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, lasciando dunque la cittadinanza senza rassicurazioni sulla pronta risposta da parte delle forze dell’ordine dopo fatti di una simile gravità. Risposta che comunque c’è stata e ci sarà, anche con maggiore forza nei prossimi giorni. Il numero di pattuglie è stato aumentato al massimo delle possibilità in rapporto alle forze presenti sul territorio. Con ulteriori iniziative volte ad aumentare i controlli che saranno annunciate a breve.

Perché Rovigo in questo momento è ferita: nel giro di due settimane la città è stata sconquassata da quattro episodi, uno più grave dell’altro, in un crescendo che lascia attoniti. E, di fronte a tutto questo, la risposta sarà inevitabilmente forte.

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