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Summit granchio blu, opposizione esclusa

Nicolasi: “Solo passerelle, nessuna strategia”

Summit granchio blu, opposizione esclusa

“Dopo tre anni, ci ritroviamo ancora a parlare delle stesse promesse non mantenute, degli stessi fondi mai arrivati, dello stesso disastro annunciato che continua a colpire il nostro territorio”.

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Cosetta Nicolasi, capogruppo di minoranza a Porto Tolle, critica l'amministrazione comunale e le istituzioni regionali e nazionali, all'indomani della riunione d'urgenza sul granchio blu convocata dal sindaco Roberto Pizzoli, lunedì in sala consiliare. Una riunione che ha visto la presenza del commissario straordinario per l'emergenza granchio blu, Enrico Caterino, dell'assessore regionale alla pesca Cristiano Corazzari, dei rappresentanti delle cooperative, del consorzio e delle principali associazioni di categoria, oltre alla giunta comunale.

Tema dell'incontro: l'escalation esponenziale della proliferazione del granchio blu nelle lagune del Delta del Po, che nelle ultime settimane ha raggiunto numeri da record, con centinaia di quintali pescati ogni giorno e costi sempre più insostenibili per lo smaltimento. Ma Nicolasi solleva una questione che va oltre i contenuti: “E’ inaccettabile - dichiara - che un incontro di questa portata, in piena emergenza, si sia svolto senza il minimo coinvolgimento del nostro gruppo di opposizione. Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna convocazione, nessuna trasparenza. È stato un blitz in totale sordina, come se l'emergenza non riguardasse tutti i cittadini, ma solo una parte politica”.

Parole che rimettono al centro una tensione latente tra maggioranza e opposizione sulla gestione dell'intera crisi. “Dal 2022 aspettiamo risposte concrete. Ogni anno - continua Nicolasi - ci ritroviamo con le stesse cifre sbandierate, gli stessi annunci roboanti, ma alla fine il consorzio continua a pagare di tasca propria i costi dello smaltimento e i pescatori non vedono un euro. L'ordinanza promessa dal commissario è ancora in fase di firma, ma siamo già a metà luglio. I rimborsi dove sono? E i famosi contratti con i partner stranieri per valorizzare la cattura? Nessuno ne parla più”.

Il giudizio della capogruppo è tranchant: “A parte la passerella di rito, cosa è emerso di nuovo da questo incontro? Nulla. Nessuna risposta concreta, nessun piano strutturale, solo l'ennesima conferma di uno stato d'emergenza che si protrae senza una strategia reale”. Nicolasi chiede ufficialmente l'apertura di un consiglio comunale straordinario e pubblico, aperto alla cittadinanza e a tutte le istituzioni. “Non possiamo più accettare riunioni a porte chiuse. Il commissario Caterino - pagato con i soldi di tutti i cittadini, non solo di una parte politica - venga a riferire in aula. La comunità ha il diritto di sapere cosa si sta facendo davvero per uscire da questa crisi”. Una richiesta che punta a ridare centralità al dibattito pubblico e al ruolo del consiglio comunale come sede primaria di confronto. “Serve un cambio di passo - conclude - o questa emergenza continuerà a trasformarsi in una tragedia economica e sociale per tutto il Delta del Po”.

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