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VENETO

Suore in fuga: ora i social

Madre Aline e le consorelle trovano rifugio e libertà in una villa veneta

Suore in fuga: una nuova vita tra social e serenità

Madre Aline Grammachi e le sue consorelle, protagoniste di una fuga dal monastero dei Santi Giacomo e Protasio a San Giacomo di Veglia, hanno trovato una nuova casa e una nuova voce grazie ai social media. La vicenda ha inizio in primavera, quando otto monache decidono di lasciare il chiostro a causa di presunte vessazioni subite all'interno delle mura monastiche. La loro destinazione è una villa di fine '800 a San Vendemmiano, donata da un benefattore e arredata grazie alla solidarietà della comunità locale. 


Il primo luglio, Madre Aline ha aperto un profilo Instagram per condividere la quotidianità nella nuova villa. Le immagini mostrano le monache sorridenti, intente a curare l'orto e a pregare, trasmettendo un messaggio di serenità. "È un modo per rimanere in contatto con chi ci ha scritto dopo la messa in onda in Brasile", spiega l'ex abbadessa, sottolineando l'intento di diffondere solo "cose belle".


La storia delle suore ha suscitato interesse anche in Brasile, dove la rete televisiva Globo ha dedicato loro uno speciale. Madre Aline, originaria del Sudamerica, ha così trovato un modo per mantenere un legame con la sua terra natia e con chi ha seguito la loro vicenda. Nonostante le difficoltà passate, le monache continuano a vivere la loro vocazione "nel nome del Signore".

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