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veneto
17.07.2025 - 09:35
In un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, anche i criminali sembrano adattarsi rapidamente, sfruttando dispositivi all'avanguardia per compiere furti con destrezza. È quanto accaduto nelle aree di servizio del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, dove tre cittadini georgiani sono stati arrestati per aver orchestrato una serie di furti utilizzando un jammer, un disturbatore di segnale che impedisce la chiusura centralizzata delle auto.
Gli arrestati, di età compresa tra i 25 e i 37 anni, agivano con precisione chirurgica. Attendevano che gli automobilisti scendessero dalle loro vetture per una breve sosta, magari per un caffè, e azionavano il jammer. Questo dispositivo, camuffato da comune powerbank, bloccava la comunicazione tra il telecomando dell'auto e il sistema di chiusura, lasciando le vetture aperte e pronte per essere depredate.
La polizia di Udine, in collaborazione con la polizia stradale di Venezia, ha seguito i movimenti sospetti dei tre uomini, che si spostavano a bordo di un'auto a noleggio lungo l'autostrada A23. Dopo un'attenta osservazione, gli agenti sono intervenuti nell'area di servizio di Arino Ovest, dove hanno fermato i sospetti. A bordo del veicolo sono stati rinvenuti tre coltelli, il jammer e diversi oggetti rubati, tra cui due notebook e una macchina fotografica professionale.
Le indagini hanno rivelato che uno dei computer e 40 euro erano stati sottratti il giorno precedente nell'area di servizio Aglio Est, sull'A1 in Toscana. Un altro notebook e la macchina fotografica erano stati rubati, sempre in Toscana, nell'area di servizio Arno Est. Le forze dell'ordine stanno ora lavorando per identificare ulteriori vittime e restituire i beni sequestrati ai legittimi proprietari.
La polizia di Stato ha lanciato un appello a tutti gli automobilisti, invitandoli a verificare sempre la chiusura delle portiere delle loro auto, specialmente quando si trovano in aree di servizio o parcheggi affollati. La tecnologia, se da un lato facilita la vita quotidiana, dall'altro può essere sfruttata per scopi illeciti, rendendo necessaria una maggiore attenzione e consapevolezza da parte di tutti.
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