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veneto
18.07.2025 - 20:14
Una vacanza tra amici si è trasformata in una tragedia per la famiglia e la comunità di Padova. Alessandro Bandarin Troi, 17 anni, studente del liceo classico Tito Livio, è morto dopo sette giorni di agonia in un ospedale di Padova, a seguito di una grave caduta avvenuta sull’isola greca di Corfù.
Il giovane, conosciuto affettuosamente come “il Banda”, era partito con alcuni amici per trascorrere un’estate di svago e spensieratezza. Tuttavia, la sera del 10 luglio, durante una serata in un residence, Alessandro è precipitato dal terrazzo di un appartamento al secondo piano, finendo contro un muretto sottostante. L’impatto violento ha causato un trauma cerebrale gravissimo, che non gli ha lasciato scampo.
Immediatamente soccorso, il ragazzo è stato trovato privo di sensi e in condizioni disperate. Le autorità e i medici intervenuti sul posto hanno escluso la presenza di alcol o droghe nel sangue di Alessandro, confermando che si trattava di un tragico incidente.
I genitori di Alessandro, Emiliano, noto avvocato in città, e Silvia, si sono recati in Grecia già l’11 luglio, nel tentativo di riportarlo a casa. Tuttavia, le condizioni critiche del ragazzo hanno reso possibile il trasferimento in Italia solo cinque giorni dopo. Il 16 luglio, Alessandro è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova, dove ha lottato per la vita fino a perdere la battito il giorno successivo.
Il liceo Tito Livio, dove Alessandro studiava e molto amato da compagni e insegnanti, ha vissuto momenti di grande dolore. Il dirigente scolastico Luca Piccolo ha espresso il cordoglio della comunità scolastica, invitando a condividere il dolore nel silenzio e nella vicinanza umana. "Ora Alessandro è tra le braccia di Dio. È tempo di lacrime e di abbracci", ha scritto il preside, sottolineando l’importanza di trasformare questa perdita in un insegnamento e in una memoria attiva.
La comunità scolastica e i familiari sono invitati a ricordare Alessandro non solo come vittima di un tragico incidente, ma anche come esempio di vita breve ma intensa. Il preside ha infatti lanciato un appello affinché si rifletta sul senso della vita e si trovi forza nel ricordo del giovane, affinché la sua breve esistenza possa continuare a camminare con tutti loro, attraverso gesti di consapevolezza e solidarietà.
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