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SICUREZZA

Cinque furti in abitazione al giorno

Nel primo semestre dell’anno ben 860 fascicoli aperti, in tutto il 2024 erano stati 1.380

Cinque furti in abitazione al giorno

Nei primi sei mesi dell’anno la Procura di Rovigo ha aperto 860 procedimenti per furto in abitazione, dei quali 79 verso soggetti individuati e 827 verso ignoti, con un’impennata rispetto al 2024, quando nel corso dei 12 mesi erano stati in tutto 1.380. A ben guardare, si tratta di quasi 4,8 furti in abitazione al giorno, rispetto ai 3,8 del 2024. Un’abitazione “visitata” in più al giorno.

Analogamente, i procedimenti aperti per furto aggravato sono stati 742, 593 dei quali verso ignoti, a fronte dei 1.441 dell’anno scorso. I furti “semplici”, invece, che nel 2024 erano stati 1.515, quest’anno, da gennaio a giugno sono stati 679. E, di questi, 531 procedimenti sono stati aperti verso ignoti. Le rapine nel primo semestre dell’anno sono state “in linea”, 45 da gennaio a giugno a fronte delle 99 dello scorso anno. In flessione, invece, le estorsioni, che l’anno scorso hanno visto l’apertura di ben 592 fascicoli, 552 verso noti, e che invece nella prima metà di quest’anno sono state per ora contestate in 54 casi. Sostanzialmente in media le truffe, con 558 nuovi procedimenti iscritti rispetto ai 1.086 dell’anno scorso, mentre è in crescita il numero delle truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche: erano state 32 l’anno scorso, sono state 27, invece, nel primo semestre di quest’anno. A questo fa da contraltare un calo dei procedimenti aperti per riciclaggio, che nel 2025 sono per ora solo due rispetto ai 13 del 2024. Le appropriazioni indebite, invece, sono state 87 rispetto alle 152 di tutto l’anno scorso, le ricettazioni contestate 40 rispetto alle 92 del 2024.

E’ quanto emerge dalla relazione inviata dalla Procura di Rovigo contenente i dati statistici complessivi suddivisi per anno, per aree specialistiche, per tipologie di reati iscritti nei confronti di soggetti noti e soggetti ignoti nel circondario di competenza della Procura della Repubblica di Rovigo che comprende non solo i 50 Comuni della provincia di Rovigo, ma anche i 30 Comuni della Provincia di Padova.

A fronte di simili aumenti di volumi, resta il problema della scopertura degli organici, perché mentre si aspetta di sapere se e quando inizieranno i lavori per la costruzione del nuovo tribunale, gli uffici di via Verdi mostrano segnali di sofferenza, dovuti ai continui addii e ad un personale sempre più esiguo. A fronte di un numero di procedimenti che è in aumento. Una situazione che rischia di vedere la già farraginosa macchina della giustizia arrancare ancora di più, con allungamento dei tempi e riduzione della possibilità di vedere processi che si chiudono in tempi ragionevoli ed equi. Proprio il contrario dei proclami della politica nazionale degli ultimi anni. Perché senza personale, con tutta la buona volontà, i Tribunali non possono funzionare.

Ed è lo stesso procuratore capo Manuela Fasolato a rimarcare come “la Procura di Rovigo ha una scopertura da molto tempo di oltre il 30% complessiva del personale amministrativo, di cui oltre il 60% di funzionari giudiziari, nonché è senza il dirigente amministrativo, non previsto in pianta organica nonostante il carico di lavoro. La Procura di Rovigo ha inoltre da luglio 2024 solo 4 sostituti procuratori rispetto ai 6 in pianta organica (33% di scopertura), da settembre 2025 avrà solo 2 sostituti procuratori rispetto ai 6 previsti, con conseguente 66% di scopertura e solo a metà dicembre 2025 è previsto arrivo di altri 2 sostituti (Mot) riportando a 4 il numero dei sostituti, ma rimanendo sempre una scopertura del 33%. La pianta organica dei magistrati togati, 7, di cui 1 procuratore e 6 sostituti, è da tempo sottodimensionata rispetto al carico di lavoro risultante dai dati statistici. Le piante organiche non sono state adeguate al maggiore carico di lavoro sopravvenuto in considerazione del numero delle sopravvenienze di notizie di reato e dei maggiori adempimenti previsti da norme processuali, del carico di lavoro nei turni esterni per le urgenze di convalide arresti, fermi, perquisizioni, sequestri e codici rossi e relativi correlati adempimenti con rispetto delle scadenze dei termini di indagine, della necessità di partecipazione alle numerose udienze mensili penali, civili e del codice della crisi, nonché della necessità di trattare in maniera approfondita tutte le notizie di reato che necessitano di indagini delicate e complesse, oltrechè della necessità di organizzare sostituzioni in caso di assenze per maternità, malattia, corsi di formazione, ferie, riposi compensativi di personale e magistrati. Dall’analisi dei flussi della Procura della Repubblica di Rovigo risulta che la media di lavoro pro capite per magistrato in servizio è di molto superiore alla media nazionale (secondo i dati dei flussi riportati nelle statistiche ministeriali)”.

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