VOCE
Polo natatorio
19.07.2025 - 21:00
Una somma che ha chiuso uno dei fronti aperti. Ma non tutti perché se Rhodigium Nuoto, Padova Nuoto e Comune di Rovigo hanno definito consensualmente la lite pendente avanti al Tribunale di Rovigo, con il pagamento al Comune di 878.400 euro e la rinuncia reciproca ad ogni ulteriore pretesa, riferita alla gestione del polo natatorio dal 4 ottobre 2018 al 31 gennaio 2024, ovvero i canoni che non sono stati versati al Comune per la gestione del Polo natatorio dopo che questo, con il fallimento di Veneto Nuoto e in virtù di quanto previsto dal project financing, è rientrato nella piena proprietà del Comune, resta ancora da definire un’altra pendenza importante. Sempre relativa a quanto previsto dal project financing. Perché il Comune, secondo la ben nota clausola della surroga, è subentrato nei debiti di Veneto Nuovo, ma anche nei crediti. E fra questi ultimi, anche quelli relativi ai canoni del periodo fra 2014 e 2018, oggetto di un ulteriore contenzioso. Per il quale le parti sono state invitate dal Tribunale a risolvere la controversia attraverso un arbitrato.
A precisarlo, il vicesindaco Andrea Bimbatti che spiega: “L’accordo conciliativo concluso tra le società ricorrenti Rhodigium Nuoto e Padova Nuoto e il resistente Comune di Rovigo ha riguardato la situazione relativa al periodo intercorrente tra il fallimento di Veneto Nuoto, dichiarato nell’ottobre 2018, e il rilascio del Polo Natatorio da parte di Rhodigium Nuoto, avvenuto a gennaio 2024. Restano fuori dall’accordo, per espressa previsione di quest’ultimo, e sono quindi oggetto di discussione tra le parti, le pretese relative al periodo antecedente alla dichiarazione di fallimento, che superano il milione e mezzo di euro, con particolare riferimento al contratto di affitto di ramo d’azienda stipulato il 27 luglio 2011 tra Veneto Nuoto, da un lato, e Rhodigium Nuoto e Padova Nuoto, dall’altro, che Veneto Nuoto ha dichiarato risolto il 6 marzo 2018, rispetto alle quali il Tribunale di Rovigo, con sentenza del 18 giugno scorso, ha chiarito che sussiste la competenza arbitrale, in ragione della clausola compromissoria contenuta nello stesso contratto di affitto di ramo d’azienda, poiché tale clausola è opponibile al Comune, quale assuntore del concordato fallimentare di Veneto Nuoto. Con Rhodigium e Padova nuoto, insistevano quindi due vertenze: una post fallimento, che è stata chiusa con l’accordo di questi giorni dopo 3 anni, ed un’altra per il pre fallimento, ancora in discussione. Questa amministrazione sta chiudendo le cause iniziate con la precedente amministrazione, cercando sempre soluzioni nell’interesse esclusivo del Comune e dei nostri concittadini”.
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