Il San Pio X non teme il salto

Nuova campionato, ma stessa filosofia di sempre. Il San Pio X Rovigo si presenta per la prima volta nella sua storia ai nastri di partenza del prossimo campionato di Seconda categoria con l’obiettivo di confermare la forza di un gruppo che, nella passata stagione, ha saputo scrivere una pagina entusiasmante all’interno dell’almanacco sportivo della società del quartiere rodigino, conquistando il meritato salto di categoria grazie alla strabiliante vittoria della Coppa Polesine - nella finale dello scorso 3 aprile contro La Vittoriosa - vinta ai rigori dopo uno scoppiettante 3-3 dopo i 120’.

La parola d’ordine in casa gialloblù è continuità. La squadra del presidente Vincenzo Corsato, infatti, ha scelto di puntare sul cuore pulsante della rosa che ha costruito il successo: uomini prima ancora che calciatori, ragazzi che hanno saputo fare del collettivo la propria arma vincente. Un gruppo unito dentro e fuori dal campo, che oggi rappresenta la vera forza di questa compagine. Lo spirito di sacrificio, l’entusiasmo e la voglia di migliorarsi sono rimasti immutati, anzi, se possibile rafforzati dalla consapevolezza di aver compiuto un’impresa e dalla voglia di non fermarsi sul più bello.

Ma la Seconda categoria è un’altra storia e il San Pio X lo sa. Per questo, la dirigenza non si è limitata a blindare gran parte del gruppo storico, a partire da Andrea Bonvento che rimane l’allenatore della squadra. Sono arrivati anche nuovi innesti mirati, scelti non solo per il valore tecnico, ma per la capacità di integrarsi in un ambiente dove il concetto di “squadra” viene prima di ogni individualità. Rinforzi di qualità e di esperienza che potranno dare quel qualcosa in più nei momenti cruciali, innalzando ulteriormente le potenzialità di una rosa già collaudata: ecco perché, tra gli affari conclusi, sotto l’acquedotto è sbarcato dal Grignano l’attaccante Elia Naglieri, classe 2001 e reduce da un’annata da dodicesimo uomo d’oro, infatti ogni qualvolta è stato chiamato in causa ha risposto “Sissignore!”, gonfiando ripetutamente le reti avversarie a ritmo di musica (fuori dal campo veste i panni di dj). E per farlo ambientare nel miglior modo possibile, come non confermare il “compagno di merende” Mattia Borgato, centrocampista vecchio stampo di un anno più grande, anche lui originario di Grignano e colonna portante del San Pio nelle ultime tre stagioni (ma la parte finale dell’annata 2023-2024 l’ha trascorsa agli Amatori Arquà). Proprio come canta Ligabue, uno dei suoi cantanti preferiti, il classe 2000 è un mediano che recupera palloni, nato senza i piedi buoni (non sono così malaccio in realtà, ndr) ma che lavora costantemente sui polmoni.

Insomma, l’ambizione in casa San Pio è chiara: presentarsi come la bestia nera del torneo, capace di non farsi intimorire dalle big del campionato, ma invece di far loro i più classici degli scherzetti, per dimostrare che non si trova in Seconda per caso. D’altronde è il campo ad emettere l’unica vera sentenza...