VOCE
IL FATTO DEL GIORNO
20.07.2025 - 17:05
L'assessore regionale alla Sicurezza e al Territorio Cristiano Corazzari interviene con fermezza sull'escalation di violenza in città, che ha portato, dopo un mese di attenzione e tensione tra accoltellamenti (tre) e una violenza sessuale, all'omicidio per ferimento da arma bianca di Amine Gara, 22enne tunisino (ne avrebbe fatti 23 a ottobre) residente a Rovigo.
“E' con sgomento e profonda preoccupazione che apprendiamo dell’ennesimo, gravissimo fatto di sangue avvenuto nel pieno centro di Rovigo, dove un giovane di 23 anni - dice Corazzari - ha perso la vita e un altro è rimasto gravemente ferito in una violenta rissa tra giovani stranieri, nella quale sono stati usati coltelli e cocci di bottiglia. Vicende del genere si stanno succedendo con allarmante frequenza negli ultimi tempi, scene inaccettabili in una città come Rovigo, che da sempre si contraddistingue per la sua identità civile, pacifica e rispettosa delle regole. ”
“Siamo già in contatto con il Prefetto e con il Sindaco – aggiunge l’assessore Corazzari – che hanno prontamente attivato le autorità competenti e avviato oggi stesso una riunione d’urgenza con le forze dell’ordine. Nei prossimi giorni si terrà un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Chiederemo misure straordinarie: istituzione di zone rosse, controlli preventivi serrati, presenza costante delle forze dell’ordine e, se necessario, il supporto dell’esercito".
“Non è ammissibile che nel centro cittadino circolino persone armate. Serve severità nella punizione dei colpevoli, ma anche fermezza nel contrastare l’immigrazione clandestina e quei flussi migratori che portano degrado e insicurezza. L’accoglienza va bene, ma chi delinque deve essere espulso. Su questo saremo inflessibili. ”, commenta ancora Corazzari.
E infine: “Non possiamo più tollerare questa deriva. Ringrazio ed esprimo il pieno sostegno alle forze dell’ordine, che vanno anche messe nelle condizioni di operare al meglio e, quindi, potenziate. E' evidente che serve un cambio di passo immediato – prosegue Corazzari – con l’adozione di misure rigorose e straordinarie di prevenzione, contrasto e repressione nei confronti dei fenomeni criminosi. Prima di tutto, vanno tutelate le persone oneste che vivono, lavorano e amano questa città. Rovigo è aperta, accogliente, ma non può e non deve diventare ostaggio di chi delinque e semina paura".
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