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"Città fuori controllo, dal sindaco il peggior messaggio possibile"

La dura analisi di Federico Frigato

"Città fuori controllo, dal sindaco il peggior messaggio possibile"

"Davanti ad un fatto drammatico che ha portato alla morte di un giovane di poco più di vent’anni, la prima cosa da fare è riflettere, in silenzio, sul valore di una vita spezzata". Lo spiega Federico Frigato, capogruppo della lista civica "Rovigo Si Ama", riferendosi all'atroce episodio di sabato sera, che ha visto un 22enne morire dopo essere stato colpito con una bottiglia rotta e un 30enne finire in ospedale.

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"Viviamo tempi strani. Anche a Rovigo è arrivato il momento di fare i conti con ripetuti e gravi episodi di violenza, dalle enormi ripercussioni sociali. È ormai evidente, dagli scontri tra etnie diverse, dagli accoltellamenti, dalla violenza sulla ragazza, ma anche dall’assedio di giovani tifosi in preda all’alcool lasciati vagabondare e mettere a soqquadro le nostre vie e le nostre piazze (almeno questo, non era prevedibile?), che la città è totalmente fuori controllo".

"Nei prossimi giorni arriverà il doveroso momento delle analisi e delle valutazioni. Per comprendere gli errori, le mancanze, le criticità. Ma oggi, dispiace dirlo, il Sindaco ha perso un’occasione per elevare e dare autorevolezza al ruolo istituzionale che ricopreChi amministra una città ha il dovere morale, prima ancora che giuridico, di affrontare i momenti difficili con serietà e capacità di guida nei confronti dei propri concittadini, per risolvere i problemi e consentire a tutti di vivere la città e di usufruire delle sue opportunità. Indistintamente".

"Purtroppo, il suo comunicato è intriso di odio sociale, di invettiva contro avversari politici indeterminati (cosa c’entra Bella ciao?) ed additati di buonismo e complicità. Con l’unico scopo, preciso e meditato, di fare del basso populismo per aizzare i suoi fan, spaccare in due la comunità, creare nemici e colpevoli. E gettare fumo. Fumo sulle proprie inefficienze. Fumo su quanto non hanno fatto finora. Fumo sull’incapacità di governare la città".

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"Nelle situazioni di crisi il Sindaco chiama a raccolta la città, in tutte le sue espressioni e chiede aiuto, condivisione, confronto. Ed unità. La chiede a tutti. Ed abbassa i toni. Invece, anche in questo caso, si è preferito consegnare ai social - con tutto quello che ne consegue - una sequela di parole pesanti, sprezzanti, inopportune".

"Parole che arrivano da chi, oltretutto - nella sua vita professionale - è chiamata a dare l’esempio ed è preposta alla formazione ed alla crescita degli studenti. Sono davvero questi i toni ed i valori che vogliamo trasmettere ai nostri giovani? E’ questo il senso di responsabilità delle istituzioni?".

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