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Crollo del soffitto, chiesa chiusa

Una parte del controsoffitto è parzialmente caduta. Fortunatamente il luogo di culto era vuoto

Crollo del soffitto, chiesa chiusa

L’arcipretale di Badia chiusa a seguito del crollo parziale del controsoffitto. La principale chiesa del comune altopolesano dedicata a San Giovanni Battista è stata chiusa dopo che una porzione di controsoffitto si è staccata, andandosi ad infrangere sul pavimento.

Fortunatamente, il crollo è avvenuto ad appena qualche minuto dalla conclusione dell’ultima messa della domenica mattina; un momento in cui l’arcipretale si trovava praticamente vuota, ed i fedeli sono stati informati dell’accaduto tramite un avviso apposto sul portale della chiesa che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, nel quale l’unità pastorale ha scritto le motivazioni che hanno portato alla chiusura del luogo di culto, oltre a comunicare che le messe feriali saranno celebrate nell’oratorio della Madonna della Salute, in attesa di capire il da farsi.

Una volta che i tecnici avranno dato il loro parere sarà infatti possibile pensare a come agire per poter riaprire l’edificio in sicurezza, come spiega il parroco in solido dell’unità pastorale don Matteo De Mori. “Ieri (domenica, ndr), per provvidenza quando tutte le persone erano uscite da messa, una parte di controsoffitto è crollata proprio davanti alla porta centrale della chiesa, all’ingresso. Guardando dal sotto - prosegue don Matteo - direi che si tratta di meno di un metro quadrato di controsoffitto, inteso come parte decorativa e non strutturale".

"In quel momento, in chiesa c’era solo la sacrestana che ha sentito un botto, ma fortunatamente si trovava da un’altra parte rispetto al crollo. Saranno state le 12.15 circa quando è avvenuto: è stata questione di un quarto d’ora, visto che i fedeli saranno usciti poco prima, alla volta di mezzogiorno”. “Per terra sono caduti dei blocchi - aggiunge il parroco - la situazione era molto pericolosa e quindi in quanto responsabile ho ritenuto di chiudere subito la chiesa in modo tale che non ci fossero rischi per nessuno. Le celebrazioni ordinarie sono state spostate all’oratorio e i funerali a Salvaterra. Anche il sindaco è stato informato e ha assicurato che verrà a rendersi conto di quanto accaduto”.

Prima di poter riaprire - o anche quantificare il danno - è necessario che i tecnici facciano tutte le verifiche del caso. “Ieri (l’altro giorno ndr) era domenica per cui non è stato possibile avere un sopralluogo da parte dei tecnici - conclude don Matteo - i calcinacci intanto sono rimasti per terra, in attesa dell’ispezione da parte dei professionisti, dopo valuteremo il da farsi. Non saprei dire che tipo di danno sia, se riguardi solo quella parte o possano esserci anche altri punti a rischio. Aspettiamo dai capire cosa c’è da fare, ma finché la chiesa non sarà messa in sicurezza resterà chiusa”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    22 Luglio 2025 - 08:10

    la chiesa verra' messa in sicurezza.ok...di prorieta' della curia..ma chi aprira' il portafoglio sara' il comune....

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