VOCE
economia
21.07.2025 - 10:00
Sconti, vetrine curate e cartellini ribassati: anche quest’anno i saldi estivi sono arrivati nei negozi del centro, portando con sé attese e speranze da parte dei commercianti. Per molti rappresentano una boccata d’ossigeno, soprattutto in un periodo in cui il commercio locale continua a misurarsi con difficoltà strutturali, poca affluenza e la concorrenza costante dell’online. Ma come stanno andando davvero questi primi giorni di saldi?
C’è chi si mostra fiduciosa, come Silvia, titolare di Kreativa and More di piazza Vittorio: “Nonostante il periodo non sia dei migliori, le persone aspettano sempre i saldi per fare acquisti, cercando le occasioni migliori. Però non rinunciano neanche ai nuovi arrivi e alla nuova collezione. Tutto sommato sta andando bene, non vedo grandi differenze rispetto agli altri anni”.
Più critica la visione di Isabella, del negozio Il Peperoncino sul Corso: “Ci aspettavamo sicuramente qualcosa di più. Per ora i saldi non stanno funzionando molto. Abbiamo i nostri clienti fidati, ma la città è vuota: manca l’interesse, manca lo stimolo. La gente ha la testa alle vacanze, non agli acquisti”.
A parlare in termini più ampi è Domenico, di Fresh in via Trento, che collega il calo alle dinamiche nazionali del settore: “Purtroppo non stanno andando bene, ma il problema non è solo locale. Ci sono troppe promozioni e svendite fuori stagione, è un sistema che andrebbe regolamentato. L’online ha il suo peso, ma servirebbero leggi più chiare per riequilibrare il mercato”.
Martina, di Appunti di Viaggio, sul Corso, sottolinea invece il problema dell’affluenza in centro: “Quest’anno è molto sottotono. Sia nei giorni feriali che nei weekend c’è pochissima gente. I clienti guardano, provano, si fanno un’idea, ma poi vanno altrove. Non ci avviciniamo nemmeno ai numeri degli scorsi anni. La situazione è davvero preoccupante”.
A fare eccezione, almeno in parte, è Wanda, responsabile di Bijou Brigitte, in piazza Vittorio: “Per noi sta andando bene. I clienti abituali rispondono con entusiasmo, soprattutto le signore del centro. Rispetto agli scorsi anni abbiamo registrato un incremento del 40% nelle vendite”.
I saldi, dunque, dividono. Da un lato chi riesce ancora a intercettare l’interesse di una clientela fedele, dall’altro chi fa i conti con un centro città sempre più vuoto e un mercato frammentato. Nel mezzo, la sensazione condivisa che il commercio al dettaglio stia vivendo una trasformazione profonda, e che senza misure strutturali, anche i periodi di sconto rischiano di non bastare più.
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