VOCE
orrore sotto le torri
21.07.2025 - 20:58
“Una zona rossa a Rovigo? E’ uno strumento utile per aumentare i controlli e far sentire più sicuri i cittadini. Ma è la prefettura, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, che deve istituirla”. Andrea Ostellari, sottosegretario al ministero della Giustizia interviene sul tema della sicurezza a Rovigo alla luce dei recenti fatti di cronaca.
Sottosegretario Ostellari, il sindaco di Rovigo, Valeria Cittadin, chiede l’istituzione di una zona rossa in città.
“Premetto che quel che è successo a Rovigo nelle ultime settimane è grave e inaccettabile. Il governo è vicino alle amministrazioni locali, ha messo a disposizione diversi strumenti per aumentare il senso di sicurezza dei cittadini e contrastare reati e criminalità, ultimo in ordine di tempo il decreto sicurezza. L’istituzione di una zona rossa può essere utile in questo senso. Dove è stata adottata (ad esempio a Padova zona Arcella e a Sottomarina) ha dato ottimi risultati. Credo che anche a Rovigo possa servire, ma devono decidere prefettura e forze dell’ordine”.
Zona rossa per fare cosa?
“Per identificare una specifica area della città e concentrare maggiormente controlli e presenza di forze dell’ordine”.
E per fare questo non basta l’aumento di pattuglie e presidi di polizia e carabinieri?
“In una zona rossa cresce l’impatto di questi controlli, ma non solo. C’è anche la possibilità di verificare l’eventuale presenza di persone con precedenti penali specifici e, se necessario, prendere provvedimenti di allontanamento o espulsione a loro carico. La zona rossa serve anche a infondere più sicurezza nella cittadinanza, proprio per questa tangibile e costante presenza di forze di polizia”.
Quindi anche a Rovigo?
“Di sicuro è giusto intervenire. Gli ultimi episodi avvenuti hanno acceso un faro sulla città. Governo e ministero dell’interno stanno seguendo la situazione e non mancheranno dei provvedimenti”.
Al centro delle polemiche anche l’immigrazione e l’integrazione di cittadini stranieri.
“Chi arriva in Italia deve rispettare le regole della nostra comunità. Su questo occorre essere inflessibili. Chi viene per delinquere deve essere perseguito e poi espulso. E da quando c’è questo governo le procedure di espulsione sono in aumento”.
Si parla però anche del nuovo decreto flussi che porterà in Italia 500mila stranieri nel giro di pochissimi anni.
“Sì ma in questo caso si parla di lavoratori, di stranieri che vengono nel nostro Paese per lavorare, con già una destinazione occupazionale. Queste persone vanno accolte e sostenute. Chi viene, invece, per delinquere va allontanato. E alla base ci deve sempre essere il rispetto delle regole. L’integrazione non può che partire da qua”.
Il Procuratore della repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, ha sottolineato la carenza di personale al tribunale di Rovigo, sia per quel che riguarda i magistrati, sia dal punto di vista del personale amministrativo. Lavorare per sicurezza e giustizia non implica anche mettere la magistratura nelle migliori condizioni di operare?
“Il turnover che ha limitato il personale nei tribunali è un problema. Il governo ha già aumentato i concorsi per assumere magistrati e amministrativi, e, quindi, invertire il trend del calo degli addetti del sistema giustizia. Nel 2026, inoltre, ci sarà una stabilizzazione degli addetti agli uffici del processo. Ci sono dei vincoli imposti dall’Europa. Stiamo lavorando per superarli”.
A proposito di sistema giudiziario, il carcere minorile di Rovigo, in via Verdi, a che punto è?
“L’obiettivo è che apra entro l’anno. Ci sono stati dei ritardi a causa dei lavori sulla struttura, ma siamo fiduciosi che il provveditorato alle opere pubbliche finisca gli interventi nel giro di pochissimi mesi”.
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