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orrore sotto le torri

Caccia all’uomo dopo la tragedia

Si lavora sulle testimonianze raccolte dopo l’aggressione mortale che ha ucciso Amine

Caccia all’uomo dopo la tragedia

Caccia all’uomo per individuare i responsabili dell’aggressione mortale che ha ucciso Amine Gara, 22 anni, giovane marocchino, sabato sera in piazza Matteotti, e ferito gravemente un 30enne tunisino.

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Allo stato, si ipotizza che a sferrare le bottigliate mortali al giovane sia stata una persona, facente parte di un gruppo di pakistani. Sul fronte delle indagini, si lavora sulle testimonianze dei numerosi presenti, non solo gli amici di Amine, ma anche altri ragazzi che sono riusciti a intravedere qualcosa. Utili potrebbero rivelarsi anche le riprese delle telecamere di videosorveglianza.

Intanto, Rovigo, è sempre più blindata, come mai nel passato recente, grazie all’arrivo dei rinforzi per polizia e carabinieri.

“Inviare trenta ulteriori agenti di polizia a Rovigo è la migliore risposta dopo il tragico accoltellamento di sabato - dice da parte sua Laura Cestari, plaudendo all’iniziativa - Un'azione decisa, da parte di un Governo che i problemi li affronta subito con pragmatismo, non con principi ideologici o marce della pace. A differenza di chi ancora oggi chiede maggiore inclusione e dialogo. Ma chi si macchia di risse e accoltellamenti non merita di stare a casa nostra. Al contrario, deve essere rispedito al proprio paese d’origine o deve essere revocata la cittadinanza”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    23 Luglio 2025 - 14:36

    sono furbi..non cè niente da fare..lo dimostra il fatto che sono arrivati in italia accolti con la fanfara senza averne titolo..e sono pure rimasti qui..a far cose,lo abbiamo visto

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