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Salute

Carcinoma della cervice: una sfida aperta

I dati e l'importanza della prevenzione

Carcinoma della cervice: una sfida globale ancora aperta

Qual è il vero stato della lotta contro il carcinoma della cervice? Nonostante esista una strategia globale per la sua eliminazione, siamo ancora lontani dal raggiungere gli obiettivi prefissati, perfino all'interno dell'Unione Europea. Silvia Franceschi, direttrice scientifica del Cro di Aviano e membro del direttivo di Alleanza Contro il Cancro, ha recentemente affrontato questo tema durante la round table della Midsummerschool 2025 organizzata dallo Ieo, l'Istituto europeo di oncologia.


Franceschi ha evidenziato come gli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) possano giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione oncologica, in particolare per quanto riguarda il papillomavirus (HPV) e il carcinoma della cervice uterina. Questi istituti, grazie alle loro competenze e al prestigio, potrebbero collaborare con l'Istituto Superiore di Sanità e le Regioni per promuovere efficacemente la prevenzione e lo screening.


L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato un traguardo ambizioso: ridurre il carcinoma della cervice a meno di quattro casi ogni 100 mila donne. Tuttavia, nessun Paese europeo ha ancora raggiunto questo obiettivo. In Italia, la situazione è particolarmente critica: la copertura vaccinale contro l'HPV resta sotto il 70% e solo metà della popolazione femminile partecipa ai programmi di screening organizzato. "Dovremmo soprattutto impegnarci a intercettare quel 30-40% di donne che non sono mai state sottoposte a screening", ha spiegato Franceschi. 

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