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Il caso

E’ polemica sui rugbisti molesti

Sotto accusa i comportamento di alcuni giovani gallesi, in città per il mondiale Under 20

E’ polemica sui rugbisti molesti

Rammarico e disappunto per quanto avvenuto sabato notte in piazza Vittorio Emanuele II, quando l’orda di gallesi presenti in città per il Mondiale di rugby Under 20 ha travolto il concerto del festival Voci per la libertà, provocando sconcerto e paura tra il pubblico. A bocce ferme, e con gli eventi passati in secondo piano per via del tragico omicidio del 22enne Amine Gara avvenuto in piazza Matteotti nella stessa serata, una cittadina si è rivolta al sindaco Valeria Cittadin inviando una lettera al vetriolo, tutta dedicata a quella che definisce “l’inadeguata gestione della concomitanza degli eventi”. Ma la replica dell’amministrazione non si è fatta attendere. E martedì, l’assessore allo sport e vicesindaco Andrea Bimbatti ha chiarito la linea dell’amministrazione: “In merito alla vicenda emersa negli ultimi giorni che riguarda alcuni episodi di comportamenti inadeguati attribuiti ad appartenenti, non ancora identificati con certezza, alla delegazione gallese, giunti a Rovigo in occasione della finale del mondiale di rugby Under 20 desidero innanzitutto chiarire alcuni aspetti. Le autorità competenti stanno svolgendo le dovute indagini per identificare i responsabili. Al momento non è stato accertato se si tratti di giocatori, tifosi o di entrambi. Attendiamo con fiducia che gli organi preposti facciano piena luce sui fatti. Ad oggi, il Comune di Rovigo non ha ricevuto alcuna segnalazione ufficiale o richiesta di risarcimento danni. E’ importante sottolineare che, sabato scorso, la città ha ospitato due manifestazioni di grande rilievo: da un lato, la finale del Mondiale di rugby under 20, che ha posto Rovigo al centro delle più belle pagine sportive e, dall’altro, il festival Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty, appuntamento culturale di respiro nazionale. Due eventi che testimoniano l’impegno della nostra città nel coniugare sport, cultura e inclusione. Eventi seguiti dal sindaco Valeria Cittadin e dalla giunta che si sono alternati nelle varie serate, partecipando e portando il saluto istituzionale. Purtroppo, si sono verificati questi comportamenti irrispettosi delle regole e delle persone, che hanno creato scompiglio e disagio”.

Infine la condanna da parte dell’amministrazione: “Condanniamo con fermezza ogni comportamento lesivo del rispetto nei confronti della nostra comunità e dei valori che Rovigo promuove – conclude l’assessore - ma al tempo stesso invitiamo alla prudenza e ad attendere l’esito delle verifiche in corso, che porteranno alle giuste sanzioni a chi si è comportato male e non ha rispettato le regole del vivere civile. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti e nella capacità di chi di competenza, di chiarire quanto accaduto nel più breve tempo possibile”.

Nella propria lettera, la cittadina ha scritto al sindaco: “Quello che non mi pare scontato è se l’amministrazione comunale avesse valutato i rischi legati alla presenza di 20 e più giovani giocatori di rugby famosi per le loro intemperanze. Non era così difficile prevedere che i giovani rugbisti si sarebbero riversati, a fine partita, in piazza Vittorio Emanuele”. Poi ha incalzato: “La mancanza di controllo dei giocatori da parte dei loro accompagnatori, se non addirittura l’incitamento al disturbo, sommata ai fiumi di alcol serviti hanno certo contribuito a creare il clima surreale che abbiamo dovuto subire sabato sera, ma la situazione poteva essere gestita con un presidio di forze di polizia che evitasse il degenerare della situazione”. E, ancora: “La totale assenza di adeguate misure di sicurezza ha creato una situazione potenzialmente pericolosa per i cittadini, che si sarebbe potuta evitare con una pianificazione più accurata e un coordinamento più efficiente con altre autorità”. Infine, la richiesta di chiarimenti “in merito alle decisioni prese e quali azioni l’amministrazione intenda intraprendere per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro”.

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