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Iras, ora si ristruttura San Bortolo

Lanzarin: “Il Centro servizi fra gli interventi finanziati dal Fondo di Sviluppo e Coesione”

Iras, ora si ristruttura San Bortolo

Non solo gli 1,9 milioni per sostenere il rinnovato piano Piano di risanamento dell’Iras, ma anche altri soldi per procedere con una ristrutturazione del Centro servizi di San Bortolo. Resta da capire se si tratterà solo di manutenzioni o se si procederà anche al già ipotizzato ampliamento della struttura in modo da recuperare almeno una parte dei 100 posti accreditati su Casa Serena.

Ieri, l’assessore regionale a Sanità e sociale Manuela Lanzarin, ha spiegato che, su sua proposta, di concerto con l’assessore ai Fondi Ue Federico Caner, la giunta regionale “ha approvato l’aggiornamento degli interventi per i settori socio assistenziale e salute, per un importo complessivo di 12 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione. Con il provvedimento è stato dato anche il via libera allo schema di Disciplinare che sarà sottoscritto tra la Regione del Veneto e ciascun soggetto attuatore degli interventi che comparteciperà per 5,2 milioni”. E, fra gli interventi, figura anche il “Progetto di ristrutturazione dell'area riabilitativa del Centro servizi San Bortolo dell'Istituto rodigino di assistenza sociale (Iras) di Rovigo”

“La delibera - rimarca l’assessore Lanzarin - costituisce l’aggiornamento degli interventi per la coesione siglato nel 2023 tra la presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione del Veneto, per l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027”.

E proprio oggi nella Sala Pedenin di Palazzo Balbi, a Venezia, si svolgerà una conferenza stampa “per presentare gli ultimi provvedimenti approvati dalla Giunta regionale con le importanti decisioni relative all’Ipab Iras di Rovigo”. All’appuntamento con la stampa interverranno, oltre all’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, il commissario straordinario regionale dell’Iras di Rovigo Tiziana Stella ed il sindaco di Rovigo Valeria Cittadin.

Il primo obiettivo è quello di presentare l’accordo transattivo, che ha chiuso definitivamente il contenzioso fra Comune di Rovigo, Iras e Regione, arrivato al Consiglio di Stato, dopo una prima sentenza del Tar pesantemente sfavorevole nei confronti dei quattro ricorsi, poi riuniti, avanzati dal Comune di Rovigo.

Con la transazione il Comune si è impegnato a versare 1,8 milioni, con il pagamento già deliberato, cifra ritenuta congrua come ristoro dell’ammortamento dei lavori eseguiti da Iras su Casa Serena, che pone così fine alla ben nota convenzione del 2004 con la quale il Comune aveva affidato la gestione di Casa Serena all’Iras, e che sancisce quindi il definitivo ritorno della struttura al Comune.

E se sul futuro di Casa Serena restano ancora molti interrogativi, per quanto riguarda l’Iras, tramontato definitivamente il tentativo di affidare in project financing la gestione del servizio di assistenza agli anziani ad un soggetto privato, con il nuovo piano varato il 10 luglio scorso dallo stesso commissario Stella, proprio grazie agli 1,8 milioni del Comune e agli 1,9 della Regione, si prevede un saldo e stralcio dei debiti, che assommano a circa 14,2 milioni, principalmente verso le banche per 5,57 milioni, poi 3 milioni verso fornitori e 1,8 verso la Regione Veneto, senza contare quelli verso i lavoratori, 953mila euro di debiti correnti, principalmente ferie non godute, “di cui è previsto il pagamento del 100% nel corso del Piano, attingendo dalla liquidità erogata dalla Regione per 1,9 milioni”, e 1,6 milioni del Fondo risorse decentrate oggetto di un “tavolo di lavoro gestito dal commissario straordinario con le organizzazioni sindacali con l’obiettivo di portare alla sottoscrizione di un accordo di saldo e stralcio, con pagamento non superiore a 300mila euro (18,3%) in ragione del minor importo erogato dal Comune di Rovigo”.

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