Cerca

GIUBILEO 2025

Sulle rive del Po, verso Roma

500km da Verona alla città eterna

Gambe in spalla, è proprio il caso di dirlo, zaino sulla schiena e un bastone che punta dritto a Roma: è cominciato nel segno della speranza il cammino del gruppo “I Pellegrini - Verona”, l’associazione che, partendo dal capoluogo scaligero martedì 22, oggi è transitata anche per il Polesine, precisamente nella tratta fra Bergantino, Ficarolo e Occhiobello, per poi riprendere il percorso verso l’Urbe domani mattina. Segni e passaggi: nell’anno del Giubileo ordinario, il gruppo di pellegrini, non estraneo a questo tipo di esperienze, ha deciso di mettersi in viaggio sulle antiche rotte di chi ci ha preceduto. Indirizzo comune, la città eterna per varcare la soglia della Porta Santa della basilica Vaticana e partecipare all’udienza papale di mercoledì 13 agosto, un giorno dopo l’arrivo previsto il 12. E si sa, il vero cambiamento inizia mettendosi in cammino, e per noi umani è qualcosa di estremamente fattivo; passare, toccare, camminare lungo i sentieri polverosi, arginali in questo caso, come quelli lungo il Po.

“L’iniziativa, promossa dalla nostra associazione che è nata dopo il Grande Giubileo del 2000, ci ha visti partire dalla basilica di san Zeno a Verona, dove abbiamo celebrato messa con il nostro vescovo, monsignor Domenico Pompili, e riflettere sulla Bolla di indizione del Giubileo, “Spes non confundit”” spiega Valter, tra gli organizzatori. “Il percorso che facciamolo lo abbiamo diviso in tre tratte: da Verona a Forlì (7 tappe per 198km), passando per ad Assisi (7 tappe, 186 km) e percorrendo infine gli ultimi 177 km per giungere a Roma. In città visiteremo e passeremo anche la Porta Santa della Basilica papale di Santa Maria Maggiore, con un omaggio alla tomba di Papa Francesco”. Partendo con una ventina di partecipanti, il gruppo si arricchirà di pellegrini lungo le tappe, arrivando a quota 70. “Ringraziamo anche i pranzi preparati dai volontari dell’Ana Verona Centro, che ci stanno seguendo, insieme alla direzione spirituale di don Mario Urbani” conclude. E sui percorsi fatti forse anche dal patrono della nostra diocesi, Bellino, mentre si recava da Celestino II proprio a Roma, tanta l’ospitalità al gruppo e un unico augurio: buon cammino.

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400