Cerca

veneto

Si accascia a muore in cantiere

I sindacati chiedono chiarezza e sicurezza sul lavoro

Precipita mentre pulisce i vetri e muore

Una giornata di lavoro che doveva essere come tante altre, si è trasformata in una tragedia nel cantiere ferroviario dell'alta velocità tra Verona e Vicenza. Un operaio di 50 anni, di origini romene, ha perso la vita a causa di un malore improvviso mentre lavorava sulla tratta tra San Bonifacio e Belfiore. L'uomo, impiegato da una ditta appaltatrice esterna a Rete Ferroviaria Italiana, si è accasciato davanti ai colleghi, che non hanno avuto il tempo di intervenire per tentare manovre di rianimazione.

La vittima, giunta in Italia dalla Romania, lascia una moglie e due figli. Alloggiava nel campo base del Consorzio IricavDue-Webuild a San Martino Buon Albergo, dove risiedono i lavoratori impegnati nel cantiere veronese della Tav. La sua scomparsa non è solo una perdita per la famiglia, ma anche per la comunità lavorativa che lo circondava.

Le segreterie territoriali di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Verona hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa del lavoratore. In una dichiarazione congiunta, hanno sottolineato la necessità di fare piena luce sull'evento, chiedendo chiarimenti sulle condizioni in cui si è verificata la tragedia. "La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro devono essere sempre una priorità assoluta", hanno ribadito, sottolineando che non si può morire lavorando.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400