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Decine di borseggiatori in un solo quartiere

Venezia travolta dal fenomeno

E ora è pure allarme borseggi

Venezia sta vivendo un’ondata di furti con destrezza che, secondo i residenti, non ha precedenti. I cittadini, in particolare il gruppo dei “Veneziani non distratti”, denunciano un incremento massiccio di borseggiatori che agiscono nel centro storico, creando una situazione di forte preoccupazione e insicurezza.

I residenti hanno riferito di aver contato, in appena cinque minuti, circa 35 borseggiatori tra le vie delle Mercerie, una delle zone più frequentate e turistiche della città. La portavoce del gruppo, Monica Poli, ha spiegato: "È stato un giorno come un altro, ma la presenza di così tanti ladri non si era mai vista prima". Sempre nella mattinata di ieri, sono state segnalate circa 10 persone che agivano nell’area di Campo San Tomà, 4 in Campo San Stae, 6 in Ruga Guffa, 4 in Calle dei Saoneri, 7 in Corte dell’Albero, 2 nei pressi dell’imbarcadero di Sant’Angelo e altre due bande di quattro persone ciascuna che si aggiravano nel centro, anche nelle zone del teatro La Fenice. Sommando le segnalazioni, i residenti stimano che in una sola mattinata siano stati coinvolti poco meno di 80 borseggiatori, che sono rimasti attivi anche nel corso della serata.

Il fenomeno si è ampliato anche con l’arrivo di nuovi gruppi di borseggiatori provenienti dal Perù, oltre ai tradizionali gruppi dell’Est Europa. La tecnica utilizzata è sempre la stessa: un cappello in mano per distrarre, un colpetto allo zaino per aprire la cerniera e sottrarre il portafoglio. Se le vittime si accorgono dell’intento, spesso reagiscono negando o sfidando i ladri, che sembrano non preoccuparsi delle reazioni. La situazione è diventata insostenibile non solo per i turisti, ma anche per i residenti, che si trovano a dover fare i conti con furti anche nelle zone più tranquille.

Particolarmente preoccupante è il coinvolgimento di minorenni, alcuni dei quali hanno appena 12 o 13 anni. Questi giovani, spesso provenienti dalla terraferma, si spostano nei quartieri residenziali e vengono descritti come parte di un sistema più ampio di criminalità organizzata. Un residente ha commentato: "Ci sono ragazzine così giovani che vengono usate come manovalanza. È un problema di servizi sociali, bisogna capire chi le “usa” e da dove vengono. Solo così si può intervenire".

Il confronto con il Comune ha evidenziato le difficoltà di intervento: "Anche quando vengono portate nei centri di recupero, scappano", ha spiegato un residente. La situazione si aggrava ulteriormente con episodi di minacce: "Sono stato minacciato da cinque persone quando li ho scoperti con un portafoglio di una donna cinese", ha raccontato un testimone.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    26 Luglio 2025 - 10:19

    a trovarli si farebbe anche presto..zone limitrofe a venezia..nella terraferma...e alla sera gli stessi,si trovano nel casono' locale.ovviamente pe rtrovartli,bisognerebbe cercarli...

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