VOCE
l'allarme
28.07.2025 - 13:00
Soccorso alpino
L'estate del 2025 sarà ricordata come una delle più tragiche per gli amanti della montagna. Un allarme che risuona forte e chiaro arriva da Maurizio Dellantonio, presidente del Soccorso Alpino Nazionale (Cnsas), che ha denunciato un aumento senza precedenti degli incidenti in montagna. Tra il 21 giugno e il 23 luglio, ben 83 persone hanno perso la vita e 5 risultano disperse, un bilancio che si traduce in quasi tre incidenti mortali al giorno. "Mai vista un'estate così", afferma Dellantonio, sottolineando un incremento del 20% rispetto alla media degli interventi.
Con l'arrivo delle ferie estive, le montagne sono diventate una meta di massa, un rifugio dalla calura cittadina. Tuttavia, la bellezza dei paesaggi montani ha attirato anche molti escursionisti impreparati. "La gente sale senza esperienza, senza equipaggiamento, senza consapevolezza dei propri limiti", avverte Dellantonio. Il 60% delle vittime sono escursionisti, spesso colpiti da malori o scivoloni fatali, mentre il restante 40% comprende alpinisti, biker e paracadutisti. Emblematico è il caso di un giovane cuoco trentenne che ha tentato di scalare la Cima Palla Bianca in scarpe da ginnastica, partendo alle 22 di sera dopo il turno in cucina, per poi trovarsi in difficoltà a 3.100 metri d'altitudine.
Il Soccorso Alpino, in collaborazione con il 118 e la Guardia di Finanza, continua a operare con grande impegno, ma la pressione è enorme. Un aspetto spesso ignorato è il costo dei salvataggi, che in Trentino può arrivare a 750 euro e in Veneto a 1.000 euro se si viene recuperati illesi. "Molti non sanno nemmeno che il salvataggio può essere a pagamento", spiega Dellantonio, aggiungendo che metà delle persone salvate si rifiuta di pagare.
Dellantonio punta il dito anche contro i social media, che spingono molti a emulare imprese altrui senza la dovuta preparazione. "Sembra quasi umiliante ammettere di non essere pronti", osserva. Il risultato è che molti si avventurano in montagna senza l'equipaggiamento necessario, come un guscio antipioggia o un cellulare carico con l'app GeoResQ.
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