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emergenza granchio blu

"Non c'è più tempo"

I pescatori: "Servono misure realistiche, efficaci e adatte al territorio"

"Non c'è più tempo"

Agire con urgenza, con pragmatismo, con misure adatte alla realtà del fenomeno e dei luoghi e con rispetto di chi da anni, spesso da decenni, lavora nel mondo della pesca. Questo l’appello che, nel pieno della recrudescenza dell’emergenza granchio blu, arriva dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, che ha incontrato l’onorevole Nadia Romeo, rodigina, esponente del Pd. Il tutto, alla vigilia dell’audizione in commissione parlamentare Agricoltura, della quale Romeo è componente, di Enrico Caterino, il commissario prefettizio deputato a fronteggiare questo fenomeno. Audizione che si terrà martedì 29 luglio.

“La situazione è drammatica. Possiamo tranquillamente dire che, dall’inizio dell’invasione, non è cambiato nulla – spiega Romeo – Centinaia di partite Iva hanno chiuso e un settore che è stato trainante per l’economia del Bassopolesine viaggia verso la desertificazione. Solo nei giorni scorsi il commissario ha sbloccato la prima tranche di risorse per il 2024 – 2025. Non basta, non può bastare”.

Un punto sul quale i pescatori hanno battuto a lungo, nel corso dell’incontro, è la necessità che i fondi stanziati contro l’emergenza e, appunto, appena sbloccati, anche se solo in parte, vengano poi destinati all’effettivo sostegno della pesca. “Dovrebbe essere scontato – prosegue Romeo – ma purtroppo non lo è. Da tempo i pescatori segnalano come parte dei fondi sia stato stanziato per finalità superflue, superate, non aderenti alla realtà del Bassopolesine e dei luoghi”.

“Basti pensare che sono stati destinati 200mila euro per il noleggio dei natanti, laddove tutti i pescatori ne sono, ovviamente, già provvisti. 100mila euro per “monitoraggi” della presenza del granchio blu, attività della quale non si vede l’esigenza, poiché i pescatori hanno perfettamente il polso della situazione: basti pensare che, in poche ore, nelle lagune di Porto Tolle sono state catturate centinaia di quintali di esemplari. 120mila euro per un “osservatorio sulla cattura” del tutto inutile, poiché da mesi ormai i pescatori si occupano della cattura e dello smaltimento, anticipando tra l’altro i soldi di tasca loro. 2,3 milioni di euro per il funzionamento della ‘struttura commissariale’: una somma esagerata e non giustificata, per un apparato che dovrebbe prioritariamente sostenere la pesca, non fagocitare risorse che potrebbero essere impiegate per il sostegno al settore”.

“Il tutto – dice ancora l’esponente del Pd – mentre la situazione, nelle nostre lagune, è sempre più drammatica. Il Consorzio ha già anticipato 700mila euro per lo smaltimento del granchio blu ed è ancora in attesa del rimborso. La Regione è totalmente assente, il Governo si è limitato a passerelle lanciando grotteschi appelli a ‘mangiare’ il granchio, come se questo potesse risolvere l’emergenza. Intanto emerge ormai con drammatica chiarezza come una filiera incentrata sulla pesca e sulla commercializzazione del crostaceo sia inattuabile e non remunerativa. La pazienza è finita: i pescatori sono allo stremo. Ora, dal commissario, attendiamo fatti, certezze e tempi sicuri”.

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