Cerca

PARTECIPATE

Ecoambiente, c’è il rischio recesso

Menon (Bacino): “Bloccati adempimenti obbligatori con potenziali responsabilità dei soci”

Ecoambiente, c’è il rischio recesso

Il Consiglio di bacino Rovigo, ente che sovrintende il ciclo integrato dei rifiuti della provincia, sta avviando una istruttoria per capire se e come il Comune di Villadose possa uscire da Ecoambiente. La comunicazione è contenuta in una lettera che il presidente del Consiglio di bacino Tiziano Menon ha inviato al sindaco di Villadose Pierpaolo Barison venerdì scorso in risposta ad una precedente lettera dello stesso Barison trasmessa il 18 luglio, ossia all’indomani dell’ennesima assemblea di controllo analogo di Ecoambiente conclusa con un nulla di fatto, a causa della mancanza del numero legale.

Nello scenario dello scontro politico che si sta giocando sulla gestione dei rifiuti in Polesine e sugli enti che se ne occupano, si inserisce infatti il nodo posto da Barison che non è cosa da poco. In poche parole, il Comune che ospita la discarica, con tutte le vicissitudini che questa comporta, chiede quali sino le modalità per recedere da Ecoambiente di cui è socio. Una eventualità che il presidente Menon non esclude, anzi: “Si desidera informare - scrive - che, per quanto attiene all’espressione di una valutazione sulla possibilità di recesso, si ritiene necessario riservare alcune settimane per approfondire compiutamente la questione sotto il profilo tecnico, giuridico e amministrativo, così da fornire un parere fondato e circostanziato”.

Il tema del recesso da Ecoambiente non è l’unico punto affrontato da Menon nella lettera a Barison. Al contrario, il presidente affronta anche il tema spinoso della mancanza del numero legale in quasi tutte le ultime assemblee di controllo analogo di Ecoambiente, fatto che “sta comportando il blocco di adempimenti obbligatori e potenziali ricadute di responsabilità patrimoniale sugli enti soci” chiarisce Menon, prima di ribadire il ruolo del Consiglio di bacino che ha “funzioni di regolazione, affidamento e controllo del servizio di gestione dei rifiuti urbani, comprese le verifiche sul corretto funzionamento del gestore affidatario”. Per questo motivo, “a seguito dell’assemblea di controllo analogo convocata il 17 luglio - prosegue Menon - alla quale hanno preso parte soltanto 16 amministratori su 50, come presidente del Consiglio di bacino, ho ritenuto doveroso inviare una comunicazione di richiamo ai sindaci”.

Il presidente non nasconde il momento di difficoltà: il direttore tecnico di Ecoambiente dimissionario Walter Giacetti dal primo agosto sarà fuori dai giochi mentre la mancanza del numero legale dell’ultimo controllo analogo ha impedito di deliberare le deleghe in capo all’amministratore delegato e di fissare i criteri di nomina del direttore generale. “Alla luce delle numerose incertezze gestionali che stanno coinvolgendo la società Ecoambiente srl - scrive ancora Menon - anche a seguito delle dimissioni dell’attuale direttore tecnico, lo scrivente ha convocato con urgenza il consiglio di amministrazione di Ecoambiente per il 24 luglio, al fine di capire quali azioni intenda intraprendere la società per riorganizzare la struttura amministrativa e tecnica”. Tuttavia, anche il vertice del cda non è stato una passeggiata, con la nomina del presidente che è slittata alla prossima convocazione.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400