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meteo
29.07.2025 - 06:06
L'estate 2025 sembra voler riscrivere le regole del clima, almeno per quanto riguarda il Nordest italiano. In un periodo dell'anno tradizionalmente associato al caldo torrido, il meteo ha deciso di sorprendere con un mix di fenomeni atmosferici più tipici dell'autunno inoltrato. Pioggia battente, grandine, neve e raffiche di vento hanno caratterizzato l'ultima settimana di luglio, portando un drastico calo delle temperature e mettendo in allerta le regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Lunedì 28 luglio 2025, il Nordest si è svegliato sotto un cielo plumbeo, con piogge intense e grandinate che hanno colpito duramente la regione. Secondo gli esperti di 3BMeteo, le temperature, già in calo dalla notte precedente, continueranno a mantenersi fresche, con il rischio di nubifragi particolarmente elevato in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Le previsioni indicano inoltre la possibilità di neve a quote elevate, tra i 2.900 e i 3.000 metri, un evento raro per questo periodo dell'anno.
Il calo termico non porta solo refrigerio, ma anche insidie. Tra queste, il fenomeno del verglass, una sottile pellicola di ghiaccio invisibile che si forma su rocce e sentieri, rendendo pericolosi i percorsi montani. Gli escursionisti sono avvisati: la prudenza è d'obbligo.
Il maltempo non ha risparmiato il Vicentino, dove trombe d'aria e grandine hanno causato disagi significativi. La linea ferroviaria Venezia-Udine-Trieste ha subito interruzioni, mentre bombe d'acqua hanno provocato allagamenti e danni a infrastrutture e abitazioni. A Conegliano, una tromba d'aria ha abbattuto 300 alberi, spingendo i sindaci a richiedere lo stato di calamità per dieci comuni colpiti.
In risposta ai danni, le autorità locali si sono mobilitate. A Conegliano, oltre 100 interventi sono stati effettuati per rimuovere alberi caduti e riparare tetti danneggiati. Nel Trevigiano, la rimozione di una lamiera finita sui cavi elettrici ha richiesto un intervento urgente. A Colle Umberto, un vertice in prefettura ha affrontato l'ennesima esondazione del fiume Meschio, che ha sommerso 17 case a Borgo Pianche. Il maltempo di fine luglio ha messo in evidenza la vulnerabilità del territorio di fronte a eventi climatici estremi, sollevando interrogativi sulla gestione del rischio e sulla necessità di adattamento ai cambiamenti climatici. Mentre il Nordest si prepara a fronteggiare nuove sfide, la speranza è che l'estate ritrovi presto il suo volto più sereno.
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