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Siamo zona rossa

E' ufficiale

Siamo zona rossa

Rovigo zona rossa. E' ufficiale. Questo l'annuncio fatto oggi, martedì 29 luglio, nel corso della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, tenuta in prefettura alla presenza del sottosegretario agli Interni Nicola Molteni.

Una decisione presa alla luce di un mese difficilissimo dal punto di vista della sicurezza, con quattro accoltellamenti, uno dei quali mortale, e uno stupro con pestaggio, solo per attenersi ai fatti più gravi.

Il provvedimento entrerà in vigore ad agosto, per durare tre mesi, quindi sino a fine ottobre. E' previsto anche l'arrivo di altri 13 poliziotti, vale a dire quelli che erano stati assegnati ad altre questure. Poi, altri rinforzi. Non solo.

Sono previsti rafforzamenti della vigilanza nelle zone più calde, come piazza Matteotti, mentre, alla stazione ferroviaria, il numero dei poliziotti in servizio Polfer passerà da 4 a 8. Inoltre, verrà rivalutato anche il numero di migranti da ospitare al Cas ai Frati, il centro di accoglienza nel cuore della città, indicato dal sindaco Valeria Cittadin come una delle cause della situazione di emergenza.

A spiegare il funzionamento delle zone rosse, il sottosegretario Molteni.

"E' prevista la vigilanza rafforzata esattamente in quei quadranti urbani che sono stati toccati dagli eventi di criminalità importante. Per tre mesi, verranno dati strumenti in più alle forze di polizia per rafforzare il controllo del territorio. Sul fronte della prevenzione scatteranno il divieto di stazionamento e l'ordine di allontanamento per quei soggetti che hanno precedenti penali di polizia per alcuni reati che saranno poi indicati nell'ordinanza, che hanno comportamenti molesti o che creano situazioni di pericolo per l'ordine pubblico".

"Continueremo nel rafforzamento. Questa quindi è la prima grande novità, zona rossa e vigilanza rafforzata a Rovigo. Continueremo a mantenere una presenza importante, massiccia, poderosa da parte delle forze di polizia con servizi e controlli straordinari. Proprio perché i fatti di cronaca, di sangue e allarmanti come quelli accaduti meritano una risposta importante  e poderosa da parte dello Stato".

Quindi, l'annuncio dell'arrivo di altri poliziotti, oltre ai 13 che rientreranno in servizio in questura. "Altri ne arriveranno da qui a fine anno  - ha detto Molteni - Poi l'altro grande tema che abbiamo toccato è quello dell'immigrazione. Ci facciamo carico di fare una valutazione insieme al prefetto, insieme al sindaco. Che ringrazio per gli strumenti che sta mettendo a disposizione, dal potenziamento dell'illuminazione pubblica al terzo turno della polizia locale".

"Per quanto riguarda il Cas di via dei Cappuccini, oggi ha numeri importanti, quindi credo che sia giusto fare una valutazione di alleggerimento, poi sosterremo il progetto avanzato dal Comune". Ossia, l'individuazione di una differente collocazione.

Infine, una chiusura ringraziando forze dell'ordine, autorità e istituzioni. "Gli arresti dei presunti responsabili dei fatti di cronaca si sono verificati: è la dimostrazione della capacità delle autorità locali di pubblica, sicurezza e delle forze di polizia, di efficacia e di una immediata operatività. Oggi la presenza nostra vuole rafforzare ulteriormente la presenza dello Stato e del governo". 

Sulle zone rosse, poi, Molteni ha ribadito come il Veneto sia una delle regioni dove sono state più adottate e come siano risultate gradite dai cittadini.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    29 Luglio 2025 - 16:08

    Finalmente!! ora va applicata!! senza se e senza ma!! finalmente un po' di sicurezza in piu'!

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