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Contri i topi, esche al prosecco

Innovativo piano di derattizzazione

Topi, via alla derattizzazione

Chi avrebbe mai pensato che il prosecco, simbolo di convivialità e celebrazione, potesse diventare un'arma nella lotta contro i ratti? A Treviso, l'innovazione non conosce confini e il nuovo piano di derattizzazione lo dimostra. In collaborazione con il Servizio Veterinario dell'Ulss e la ditta specializzata Sgd, il Comune ha lanciato un progetto che unisce tradizione e tecnologia per affrontare un problema sempre più pressante.

L'idea di utilizzare esche al prosecco è stata suggerita dalla Mayer Braun, azienda leader nel settore della derattizzazione, guidata da Barbara Donadon. L'obiettivo è semplice: creare esche che siano irresistibili per i ratti, ma sicure per gli altri animali. "Da 50 anni prepariamo esche buone da morire", afferma Donadon con un pizzico di ironia. Le esche, infatti, sono progettate per non danneggiare i predatori naturali dei ratti, come i rapaci.

Secondo il vicesindaco Alessandro Manera, il problema non è tanto l'aumento del numero di ratti, quanto la loro distribuzione. La rimozione dei cassonetti dei rifiuti e l'introduzione dei bidoncini per la raccolta differenziata hanno creato nuove fonti di cibo per i roditori. Inoltre, i plateatici aperti tutto l'anno offrono ulteriori risorse alimentari. "I topi trovano risorse in abbondanza e questo li spinge a riprodursi", spiega Manera.

Il piano prevede tre fasi: l'uso di esche innovative, il potenziamento del monitoraggio e una campagna di sensibilizzazione. Le esche contengono un principio attivo che riduce l'impatto sui predatori naturali e supera le resistenze genetiche dei ratti. Inoltre, verrà distribuita una brochure con consigli pratici per limitare la presenza dei ratti, e sarà attivato uno sportello per le segnalazioni.


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