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Ha salvato un bimbo: il Comune celebra Pablito:

Arriva il riconoscimento: “Un esempio”

Il Comune celebra Pablito Marzolla

“Non mi sento un eroe, ho fatto quello che l’istinto mi diceva. Speriamo che in futuro ci siano più salvatori”. Con queste parole, Pablito Marzolla, il rodigino che una decina di giorni fa a Buso ha salvato un bambino di appena tre anni mentre rischiava di soffocare a causa di una caramella praticandogli le manovre di disostruzione pediatrica, ha trasformato il momento della consegna di un riconoscimento da parte del consiglio comunale in un momento di sensibilizzazione rivolto a tutti i cittadini.

All’esordio della seduta, mercoledì mattina, l’aula ha dapprima osservato un minuto di silenzio, come ha spiegato il presidente del consiglio Mattia Moretto, “in relazione ai gravi fatti avvenuti in queste settimane”, poi ha invitato Pablito Marzolla a raggiungere il banco della giunta al fianco del sindaco Valeria Cittadin che gli ha conferito una targa, sottolineando il valore del suo gesto: “E’ importante portare degli esempi positivi - ha commentato Cittadin - a nome della città ti ringrazio per il tuo coraggio e per aver ricordato a tutti noi quanto sia importante sapere come intervenire in situazioni di emergenza. Sei una luce di speranza, un cittadino di cui siamo orgogliosi”.

Dal canto suo, Marzolla, la cui presenza in aula era stata proposta dal consigliere FdI Marco Venuto e poi sposata dall’intera amministrazione, ha messo in luce “l’importanza di fare i corsi salvavita, a mio avviso dovrebbero essere fatti anche nelle scuole. Oggi il bambino sta bene, i suoi genitori mi ringraziano continuamente”.

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