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Attacco hacker, dati sul dark web

Attacco al Consorzio di bonifica

Attacco hacker, dati sul dark web

Attacco hacker al Consorzio di bonifica Adige Po: alcuni dati sono finiti sul dark web.

“Stiamo lavorando per analizzare nel dettaglio la natura delle informazioni diffuse. Stiamo collaborando con le autorità competenti, con il Garante per la privacy e con le forze dell’ordine per gestire ogni possibile conseguenza”, commentano dall’ente di piazza Garibaldi. L’attacco - rivelano dal Consorzio - è stato condotto da un gruppo di cybercriminali noto agli esperti come tra i più pericolosi e tecnicamente preparati attualmente attivi a livello internazionale”. L’evento ha interessato i sistemi gestionali e amministrativi, ma - dicono dal Consorzio - “non ha mai compromesso la gestione operativa sul territorio né la regolare attività legata alla regolazione delle acque”.

“Dal primo giorno - proseguono dal Consorzio - abbiamo agito con prontezza, avviando i protocolli di emergenza e attivando un’unità di crisi composta da esperti in sicurezza informatica, legali e rappresentanti istituzionali. Ma soprattutto abbiamo scelto la via della responsabilità, della trasparenza e del lavoro silenzioso”.

Quindi, una negoziazione complessa e delicata è stata messa in atto con il fine di guadagnare tempo con gli hacker per poter mettere in sicurezza l’infrastruttura, “e questo ci ha permesso di conquistare cinque settimane fondamentali. Cinque settimane in cui appunto i nostri team sono potuti intervenire in profondità sui sistemi colpiti, mettere in sicurezza le infrastrutture digitali, rafforzare le difese e gestire con metodo l’intero impatto dell’incidente. E’ anche grazie a questa finestra temporale faticosamente ottenuta che oggi possiamo dire di aver contenuto l’attacco ed aver protetto i nostri dati e servizi più critici”.

Il presidente Roberto Branco e il direttore generale Marco Volpin dicono: “Oggi il Consorzio è più sicuro, più consapevole, più pronto. Abbiamo rafforzato le difese informatiche, implementato nuovi standard di sicurezza e strutturato un piano di prevenzione per il futuro”.

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