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Chiamatela “strada della vergogna”

Alcuni residenti denunciano la situazione del tratto di strada che unisce l'abitato della frazione di Corà

Chiamatela “strada della vergogna”

Sono in molti ormai a chiamare con l'appellativo di “strada della vergogna” il tratto di strada che unisce l'abitato della frazione di Corà, nel comune di Bagnolo di Po, e Ficarolo. Un vero e proprio incubo per automobilisti e motociclisti, una cicatrice profonda che deturpa il paesaggio ma, soprattutto, mette a rischio l'incolumità di chiunque osi percorrerla. Si tratta di un’arteria viaria che, nonostante numerosi e costosi interventi nel corso degli anni, si presenta ciclicamente, se non costantemente, in condizioni disastrose.

Crepe profonde anche qualche decina di centimetri che attraversano l'asfalto, voragini aperte e rappezzi che, lungi dal risolvere il problema, sembrano sottolinearne la gravità e la provvisorietà. La carreggiata si presenta come un campo minato, un percorso a ostacoli dove la massima attenzione non basta a garantire la sicurezza. “Ogni volta che devo percorrere questa strada, mi si stringe il cuore - racconta un residente della zona - E’ un continuo slalom tra buche e crepe, con il timore costante di danneggiare l'auto o, peggio ancora, di perdere il controllo”.

Le lamentele sono un coro unanime tra gli automobilisti, costretti a mettere a dura prova ammortizzatori e pneumatici, affrontando costi di manutenzione veicolare sempre più elevati. Ancor più preoccupante è la situazione per i motociclisti. Per loro, le profonde fessure e le irregolarità del manto stradale rappresentano un pericolo mortale. Una semplice distrazione o una manovra inaspettata a causa delle pessime condizioni della strada potrebbe avere conseguenze fatali. “E’ inaccettabile che nel 2025 si debba viaggiare su strade di questo tipo - denuncia un motociclista che utilizza regolarmente il tratto di strada -. La sicurezza dovrebbe essere la priorità assoluta per le amministrazioni comunali”.

Ciò che rende la situazione ancora più frustrante è la memoria degli interventi passati. Negli anni, la strada è stata oggetto di manutenzioni e rifacimenti, alcuni dei quali si vocifera siano stati anche molto onerosi per le casse pubbliche. Eppure, a distanza di poco tempo, il degrado si ripresenta con la stessa, se non maggiore, virulenza. Questo solleva interrogativi sulla qualità dei lavori eseguiti e sulla reale efficacia delle soluzioni adottate. Sembra quasi che si agisca con palliativi, anziché con interventi risolutivi e duraturi. Le comunità della zona chiedono a gran voce un'azione concreta e definitiva. Non si tratta solo di estetica o di disagio, ma di una questione di sicurezza pubblica.

"E’ urgente che le autorità competenti prendano in seria considerazione questa emergenza, non limitandosi a interventi tampone - concludono ad una sola voce -, ma elaborando un piano di riqualificazione strutturale che garantisca una viabilità sicura e dignitosa per tutti. La strada tra Corà e Ficarolo non può più essere il simbolo della pericolosità”.

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