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Il Comune a sostegno dell’infanzia

Una convenzione per garantire stabilità

Il Comune a sostegno dell’infanzia

Un pacchetto di misure concrete per sostenere le famiglie, incentivare le iscrizioni e garantire stabilità alla Scuola dell’Infanzia - Nido Integrato San Giuseppe.

È quanto annunciato dal sindaco Michele Domeneghetti nel corso della riunione informativa sul nuovo anno scolastico 2025-2026, confermando l’impegno dell’Amministrazione comunale per il futuro dei servizi educativi locali.La scuola, gestita dalla cooperativa La Ghianda di San Giuseppe sotto la guida di Margherita Pavanello e Isabella Boscolo, è un punto di riferimento per la comunità da oltre undici anni.

“L’asilo nido e la scuola dell’infanzia – ha dichiarato – sono servizi essenziali per permettere alle famiglie di conciliare vita e lavoro, garantendo al tempo stesso un luogo sicuro e accogliente per i bambini”. Il piano dell’Amministrazione si sviluppa su due fronti. Da un lato, una nuova convenzione tra Comune e scuola, che prevede il coinvolgimento diretto del personale comunale in attività di manutenzione ordinaria – dalla cura del verde ai piccoli interventi – con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione a carico della struttura.

Dall’altro, due agevolazioni economiche sperimentali per l’anno scolastico 2025-2026, pensate per sostenere le famiglie e incentivare le nuove iscrizioni: la riduzione della quota d’iscrizione, portata a soli 50 euro ed il bonus di 500 euro per i nuovi iscritti, erogato direttamente alle famiglie che scelgono per la prima volta la scuola dell’infanzia di Corbola. Il contributo potrà essere distribuito in un’unica soluzione o in forma rateale, secondo quanto stabilito dalla scuola.

“L’obiettivo – ha spiegato Domeneghetti – è duplice: sostenere concretamente le famiglie e allo stesso tempo aumentare il numero degli iscritti. Superare la soglia prefissata di iscritti, infatti, permetterebbe di acquisire maggiori standard regionali e migliorare ulteriormente il servizio”. Il progetto, ha aggiunto Domeneghetti si ispira anche a buone pratiche già adottate con successo da altri Comuni, nella convinzione che investire sull’infanzia significhi investire sul futuro della comunità.

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