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emergenza granchio blu

“Su noi accuse gravi e infondate”

Caterino: “Struttura operativa a costo zero per lo Stato. Spese reali pubbliche e trasparenti”

“Su noi accuse gravi e infondate”

Il commissario straordinario per l’emergenza granchio blu, Enrico Caterino, risponde alle recenti dichiarazioni dell’onorevole Nadia Romeo, che aveva sollevato dubbi su presunti costi eccessivi e scarsa attenzione verso i territori da parte della struttura commissariale.

“Ritengo doveroso - spiega -, per rispetto del lavoro svolto e spirito di verità, fornire chiarimenti in merito alle dichiarazioni recentemente rilasciate dall’onorevole Romeo circa presunti costi di gestione spropositati, scarsa trasparenza e mancata attenzione ai territori da parte della struttura commissariale”.

Il commissario precisa: “Si parla di cifre imprecise, addirittura abnormi di noleggi, di costi esorbitanti della struttura, senza tuttavia alcun riscontro con i dati reali, che sono pubblici e consultabili da chiunque. Per chiarezza: ad oggi la struttura commissariale ha speso zero euro per il proprio funzionamento. Questo è stato possibile grazie al supporto logistico e operativo garantito dalle Prefetture di Rovigo e Ferrara nei primi mesi e, successivamente, dalla Provincia di Rovigo dove, a seguito di apposita convenzione (a costo zero), attualmente è insediata la sede operativa con due unità assegnate, su richiesta del Commissario. rispettivamente dalla Regione Veneto e dalla stessa Provincia (part-time). Non vi sono oneri per lo stato, considerato che il Commissario opera sotto l’egida del Ministero dell’ambiente, in cui la struttura è incardinata”.

Il commissario puntualizza: “Il quadro economico previsto e prevede spese di funzionamento pari a 150mila euro per il primo anno e 100mila per il secondo, somme cautelative che ad oggi non sono state utilizzate e che, presumibilmente, verranno utilizzate solo in minima parte. Parlare di ‘2 milioni o 800mila euro’ di spese di gestione è semplicemente falso”. Caterino ricorda inoltre che “le misure previste dal piano commissariale sono state assunte in stretta collaborazione con biologi marini, università, enti di ricerca, Ispra, istituti zooprofilattici e soggetti territoriali, attraverso un intenso lavoro tecnico e scientifico. Le attività di monitoraggio ambientale contestate corrispondono a precise indicazioni del ministero dell’ambiente e della commissione europea, e sono finalizzate a valutare gli effetti delle misure attuate sia sulla biodiversità lagunare che sul delicato equilibrio degli ecosistemi. Sottovalutare l’importanza di questi aspetti significa non comprendere la complessità dell’emergenza e ignorare come le attività volte a preservare la laguna siano essenziali per il delicato equilibrio morfologico lagunare e, consequenzialmente, per il futuro del comparto della pesca”.

Caterino chiude con una nota di disappunto. “Dispiace constatare che dichiarazioni tanto gravi quanto infondate vengano rilasciate da chi non ha mai partecipato ai tavoli tecnici, non conosce i dettagli del piano e non ha avuto il buon senso di informarsi direttamente presso la struttura, atteso che è stata sempre garantita la massima disponibilità nei confronti di chiunque abbia interesse a ottenere notizie o chiarimenti sull’attività svolta o in corso. In un contesto così delicato per il comparto e per l’intero ecosistema, serve responsabilità e collaborazione, non polemiche strumentali e fuorvianti che spesso sembrano motivate più da obiettivi politici che da un reale interesse per il territorio”

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