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ADRIA

Ancora risse fra bande in centro

Una giovedì, due venerdì. Il sindaco: “Calci e pugni fra ragazzi, sono intervenuto personalmente”

Botte e rapina tra rifugiati: paura

Una giovedì, due venerdì. Il sindaco: “Calci e pugni fra ragazzi, sono intervenuto personalmente”

Se non è un’emergenza, poco ci manca. Anche ad Adria. Quasi quotidianamente si registrano episodi di violenza, specie nel weekend, perlopiù legati a scontri tra gruppi di adolescenti. “Bande”, miste per età e nazionalità, che si affrontano in pieno centro, anche nei contesti più affollati e apparentemente tranquilli.

Giovedì sera l’ennesima rissa, ancora una volta in zona piazza Cavour. E venerdì, nel clima festoso, altri due episodi distinti, entrambi in pieno centro, mentre centinaia di persone passeggiavano o partecipavano agli eventi.

Una rissa in piazza Cavour e una in un vicolo tra i giardini Zen e il teatro comunale - racconta il sindaco Massimo Barbujani – Sono dovuto intervenire personalmente per cercare di sedare gli animi. C’erano calci e pugni, tutti ragazzi tra i 16 e i 19 anni, italiani e stranieri. Si tratta di gente che si diletta con gli scontri, che di frequente coinvolgono l’area tra corso Vittorio Emanuele e piazza Cavour. A questi ragazzi manca la famiglia. Manca la cultura del rispetto, manca il senso civico. Possiamo anche mettere un vigile ad ogni angolo, ma se non esistono i presupposti educativi, non cambierà nulla”.

Si sospetta che dietro agli scontri possano esserci non solo dinamiche di gruppo, ma anche il possesso di armi bianche e questioni legate allo spaccio di droga.

L’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Angelo spiega: “Sono molto spesso extracomunitari di seconda o terza generazione, che dopo qualche bicchiere si scontrano tra piccole bande. Sentiremo il Commissariato per vedere come contenere questi episodi che ormai stanno diventando all’ordine del giorno”.

La consigliera di minoranza Sandra Passadore sui social attacca duramente l’amministrazione e il fallimento delle iniziative promosse finora: “Il tavolo tecnico in Comune ha lasciato tutto com’era. Delinquenza, immigrazione clandestina e degrado, sia in periferia che in centro. Intanto a Rovigo hanno ottenuto la zona rossa. Il sindaco Valeria Cittadin si è dimostrata capace e determinata. E noi? Riusciamo almeno a copiare?”.

Interviene anche il consigliere di minoranza Enrico Bonato di Ibc, che lancia un appello alla responsabilità e al coinvolgimento di tutta la comunità: “Preoccupano i recenti episodi di violenza che stanno emergendo in città, soprattutto considerando l’età molto giovane di chi li compie. È bene chiarire che il problema non è la provenienza, ma il comportamento e la mancanza di rispetto delle regole. Serve una risposta seria, non slogan. Chiediamo un tavolo permanente che coinvolga forze dell’ordine, scuole, parrocchie, Forum dei giovani e gruppi politici, per analizzare il fenomeno e coordinare interventi educativi, preventivi e di controllo. L’attenzione verso i giovani non può esserci solo in occasione delle feste: le fragilità del mondo giovanile sono un’emergenza sociale e vanno affrontate con progettualità concrete e risorse”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    03 Agosto 2025 - 08:39

    il permissivismo...i "dialoghi"...girasi dall'altra parte quando si vede....i buonismi...ecco i risultati!!!

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