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IL CASO

Cade in bici, si becca una multa

Incredibile vicenda accaduta a Rovigo: “I vigili urbani mi hanno soccorso, poi è arrivata la batosta”

Cade in bici, si becca una multa

Il punto in cui è caduto il ciclista

Incredibile vicenda accaduta a Rovigo: “I vigili urbani mi hanno soccorso, poi è arrivata la batosta”

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Immaginate di cadere in bicicletta, di fratturarvi un piede, di essere soccorsi, e “accuditi” anche dalla polizia locale e... di ricevere, qualche mese dopo una multa per “non essere stati in grado di conservare il controllo del veicolo rovinando a terra”. No, non è un brutto incubo, ma è la vicenda surreale che è avvenuta a un ciclista rodigino, che nel febbraio scorso, in una giornata uggiosa (era il 25 per la precisione) si è ritrovato ad affrontare non solo l’infortunio, l'operazione, la convalescenza e la riabilitazione, ma anche la batosta che mai avrebbe pensato di dover subire dalla polizia locale di Rovigo: una sanzione da 42 euro "in misura ridotta".

“Erano le 15,49 - racconta il professionista ancora sbigottito dalla situazione in cui si è ritrovato - Percorrendo con la mia bici, una Bianchi, la pista ciclabile di via Grimani, all’altezza di piazza Tien An Men ho svoltato a sinistra verso via Sacro Cuore. Qui sulla curva insiste un tombino che è stato verniciato di rosso. Probabilmente con la pioggerellina era scivoloso e poggiando il piede, sono scivolato”.

Fin qui la dinamica, che è riportata nel verbale della polizia locale e che il rodigino sottoscrive.Mi sono venute in soccorso alcune mamme che erano in zona per andare a prendere i bambini della scuola Sichirollo. Hanno chiamato l’ambulanza. Il piede era piegato e gonfio. Poi sono arrivati i vigili urbani che hanno voluto che mio figlio riportasse la bicicletta sul luogo dell’infortunio. Poi sono venuti al pronto soccorso e mi hanno letto il verbale. Mai avrei pensato che qualche mese dopo, a maggio mi sarebbe stata recapitata una multa”.

L’articolo del codice della strada contestato è quello relativo alla velocità dei veicoli, il 141, comma 2 che recita: “Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”. La sanzione minima è di 42 euro, la massima è di 173 euro.

Ovviamente il malcapitato ciclista paga subito la sanzione, per evitare di doversi accollare anche cifre maggiori. Ma con questa “mossa” si gioca la possibilità di fare ricorso al giudice di pace, i cui diritti di segreteria sono anche superiori ai 42 euro della multa. Dunque, obtorto collo paga e incassa la brutta esperienza con l’amministrazione della polizia locale di Rovigo.

“In ospedale i due agenti sembravano anche interessati alla mia condizione di salute. Io su quel pozzetto verniciato ho visto scivolare anche persone a piedi. Ho scoperto anche che mandano queste multe di default, per evitare richieste di risarcimento da parte dei cittadini, visto che ne devono affrontare parecchie. Certo è che non ti senti tutelato da chi dovrebbe essere lì a tutelarti. Il tempo è prezioso per tutti quanti e pensare che viene sprecato così fa davvero indignare e crea disaffezione”.

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