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C’è un centro riabilitativo nel futuro del Maddalena

Valeria Cittadin sui social: “Stiamo riflettendo sulla possibilità di realizzare una struttura dedicata ai minori con disabilità. Questa è una città solidale”

C’è un centro riabilitativo nel futuro del Maddalena

Valeria Cittadin sui social: “Stiamo riflettendo sulla possibilità di realizzare una struttura dedicata ai minori con disabilità. Questa è una città solidale”

Un centro riabilitativo per minori con disabilità all’interno dei locali dell’ex ospedale Maddalena. È questa l’ultima idea su cui sta lavorando l’amministrazione comunale.

Nei giorni scorsi, il sindaco Valeria Cittadin ha effettuato un “importante sopralluogo” tecnico nell’ex ospedale della Commenda. Con lei, anche l’assessore ai servizi sociali Nadia Bala e il vicepresidente vicario della Fondazione Cariparo Damiana Stocco.

Obiettivo, appunto, quello di “riflettere sulla possibilità di realizzare a Rovigo un centro riabilitativo per minori con disabilità”. E proprio su questo fronte, il sindaco avvisa: “La nostra amministrazione si impegnerà affinché questo progetto possa concretizzarsi, offrendo un servizio polifunzionale fondamentale per bambini e ragazzi con disabilità. Continuiamo a lavorare per una Rovigo più attenta, solidale e vicina a chi ha più bisogno”.

L’ex Maddalena è da tempo in fase di ristrutturazione grazie ai fondi, per un totale di ben 13 milioni e mezzo di euro, che il Comune ha ottenuto nel 2016 dal “Bando periferie” della Presidenza del Consiglio dei ministri. I lavori vanno avanti, e dovrebbero finire tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2026.

Nel poderoso progetto di recupero, prevista la trasformazione degli spazi in uffici comunali. Ma, nel grande immobile, potrebbe trovare spazio anche questo centro riabilitativo, “un luogo importante, che potrà diventare un punto di riferimento per tante famiglie”, considera la Cittadin.

Sotto i riflettori, una parte importante al piano rialzato dell’ala nord, quella che sarà recuperata (mentre per l’ala sud è prevista soltanto la messa in sicurezza). “Al progetto, che abbiamo denominato ‘L’isola che c’è’, sta lavorando l’assessore Bala. È un percorso importante, che chiaramente condivideremo con la Regione e l’Ulss, oltre che con la Fondazione Cariparo e soggetti privati”. La strada è tracciata.

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