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MALTEMPO

Grandine: agricoltura in ginocchio

Soltanto nei prossimi giorni sarà possibile stimare i danni. Coldiretti: previsioni non confortanti

Grandine: agricoltura in ginocchio

Soltanto nei prossimi giorni sarà possibile stimare i danni. Coldiretti: previsioni non confortanti

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Disagi e danni per il maltempo che ieri, dalle 12.30, ha colpito il Polesine. Particolarmente colpite le colture agricole.

Su Rovigo centro la pioggia, martellante, ha iniziato a cadere dopo le 13, ma la perturbazione aveva già “scaricato” sull’Alto Polesine, con una grandinata, e nella zona di Badia e Lendinara, dove alcuni alberi sono caduti.

Diverse le chiamate alla centrale operativa dei vigili del fuoco, che era già in preallerta anche alla luce di quanto accaduto nelle province limitrofe nelle ore precedenti. I pompieri sono intervenuti, tra l’altro a Badia Polesine, in via Ca’ Giovannelli per la caduta di un albero; due alberi sono caduti sulla strada tra Trecenta e Badia, in via Argine Destro Canale; così come a Lendinara, nei pressi di Villa Marchiori. A Rovigo, richieste di intervento per allagamenti sono giunta ai pompieri da via Antonio Villa, a San Bortolo, e successivamente anche da Villadose e Ceregnano.

Sempre ieri mattina, verso le 11, una grande tromba marina si era formata al largo della costa polesana ed è risultata ben visibile da Rosolina Mare, Albarella, Boccasette, e persino a Sottomarina e Pellestrina. Fortunatamente il fenomeno atmosferico non ha toccato terra, dove avrebbe sicuramente creato molti danni.

Già nel tardo pomeriggio di venerdì, infine, si era verificato un violento nubifragio, con grandinate tra San Martino di Venezze, Beverare, Pettorazza Grimani e su fino a Cavarzere. Qui i danni alle coltivazioni, ai vigneti e ai frutteti sono stati ingenti.

Un uno-due, tra venerdì e ieri, devastante per l’agricoltura. La grandine ha colpito in particolare le coltivazioni in pieno campo, già provate dalle ondate di calore e dalle piogge intense dei giorni scorsi. Soltanto nei prossimi giorni i tecnici di Coldiretti riusciranno a fare le stime esatte delle conseguenze, ma - già ora - le previsioni su alcune colture e in alcune zone non sono confortanti.

Per l’associazione di categoria, resta una certezza: l’assicurazione rappresenta, anche in questo caso, una soluzione irrinunciabile. “Assicurarsi è diventato fondamentale - spiega infatti il presidente di Coldiretti Rovigo e Veneto Carlo Salvan - specie negli ultimi anni, con i cambiamenti climatici che portano ad eventi di straordinaria violenza e frequenza. In campagna, laddove possibile, possiamo dotarci di sistema di difesa come le reti antigrandine, ma in campo aperto l’unica soluzione è gestire il rischio e dotarsi di copertura assicurativa. Proprio per questo ad inizio anno abbiamo manifestato a Verona per rendere lo strumento più agevole ed accessibile, e ancora oggi rimangono delle criticità che creano disaffezione da parte degli agricoltori. Le istituzioni e la politica devono essere al nostro fianco in questo percorso se vogliono dare una risposta concreta ad eventi che non colpiscono solo l’azienda agricola, ma anche tutta la filiera che ne consegue”.

Da Pettorazza, anche il sindaco Andrea Grassetto ha parlato di “danni significativi alle colture” che compromettono “il lavoro e il reddito di molte famiglie. Non possiamo ignorare la gravità della situazione: è imperativo mettere in atto azioni concrete e tempestive che coinvolgano agricoltori, associazioni, politica e sistema bancario”. Il suo appello è stato inoltrato a Regione Veneto e governo.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    03 Agosto 2025 - 16:03

    agricultura in ginocchio? è niente rispetto ai danni fatti all'agricoltira dalla ue

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