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Muoiono a 23 e 30 anni sul lavoro

In una fossa biologica, si indaga sulle esalazioni

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A Veternigo, frazione di Santa Maria di Sala, si è consumata una tragedia che ha scosso profondamente la comunità locale e l'intero Nordest. Due giovani operai di origini egiziane, rispettivamente di 23 e 30 anni, hanno perso la vita in un incidente sul lavoro all'interno di una villa privata in via Desman. I due, impegnati nella pulizia di una fossa biologica, sono stati vittime di un drammatico susseguirsi di eventi che ha portato alla loro morte.

Secondo le prime ricostruzioni, i due operai avrebbero concluso i lavori di pulizia per poi tornare sul posto, probabilmente a causa di una dimenticanza. Il primo operaio è sceso nella fossa biologica, ma non è più riemerso. Il secondo, preoccupato per il collega, è sceso a sua volta nel tentativo di soccorrerlo, ma entrambi sono rimasti intrappolati. Le cause esatte dell'incidente sono ancora in fase di accertamento, ma le prime ipotesi suggeriscono che le esalazioni tossiche possano aver giocato un ruolo cruciale.

I vigili del fuoco, accorsi prontamente sul luogo dell'incidente, hanno impiegato un'ora per recuperare i corpi dei due operai. Purtroppo, per i giovani lavoratori non c'è stato nulla da fare: i tentativi del personale sanitario di rianimarli si sono rivelati vani. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, lo Spisal e il sindaco di Santa Maria di Sala, Alessandro Arpi, per coordinare le operazioni e avviare le indagini.

La tragedia ha suscitato una forte reazione da parte dei sindacati, che hanno espresso il loro sdegno e la loro solidarietà alle famiglie delle vittime. Daniele Giordano, segretario generale della Cgil di Venezia, ha sottolineato l'urgenza di azioni concrete per prevenire ulteriori incidenti sul lavoro. "Non bastano più le parole", ha dichiarato, evidenziando la necessità di finanziamenti adeguati e di un rafforzamento degli organici degli enti preposti alla sicurezza sul lavoro.

Anche le istituzioni locali hanno espresso il loro cordoglio e la loro determinazione a fare chiarezza sull'accaduto. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, hanno ribadito l'importanza di accertare se siano state rispettate tutte le condizioni di sicurezza e se gli operai fossero adeguatamente formati. Entrambi hanno sottolineato la necessità di interventi concreti per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.


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