VOCE
rovigo
05.08.2025 - 17:53
Due ore e mezza di discussione serrata, questa mattina, in prefettura, dopo l’ennesimo fatto increscioso avvenuto a Lendinara, il pestaggio di un ragazzo magrebino abbandonato esanime in un distributore, dopo le risse ad Adria e dopo il pestaggio a Badia Polesine. “Chi dice che le forze dell’ordine non sono abbastanza perché drenate dalla zona rossa dice cose inesatte - premette il prefetto Franca Tancredi - Lo Stato c’è e le forze dell’ordine pure, tra carabinieri, polizia e Guardia di Finanza”.
Un riferimento alla dichiarazioni di Francesca Zeggio, sindaco di Lendinara, che aveva lamentato una situazione non facile, per il suo territorio, colpito anche da una serie di furti con raggiro ai danni di anziani.
Per approfondire leggi anche:
Al tavolo, al quale hanno partecipato il colonnello dei carabinieri Edoardo Campora, della Guardia di Finanza Francesco Sodano, il vice questore aggiunto Matteo Berna Nasca, con il presidente della provincia Enrico Ferrarese e i sindaci Valeria Cittadin, Michele Grossato, Massimo Barbujani e Francesca Zeggio, si è deciso di intensificare i controlli, “in particolare in due comuni”, che il prefetto non ha voluto specificare per non inficiare l’effetto “sorpresa” e anche l’obiettivo prevenzione. Verranno impegnate le unità cinofile e l’elicottero della Guardia di Finanza che sorvolerà sull’area. Inoltre il prefetto ha chiesto ai sindaci e ai comuni di comunicare con tempestività alla questura gli eventi nel territorio per un più agile flusso delle informazioni.
Prefetto, la provincia di Rovigo sta vivendo un’emergenza sicurezza?
“Stiamo parlando di emergenza di ordine pubblico o di emergenza sociale? Perché, lo dico chiaro, non c’è un’emergenza relativa all’ordine pubblico in provincia di Rovigo. Ci sono situazioni per le quali si è reso necessario attivare una zona rossa per allontanare persone che assumono atteggiamenti rissosi, che sono gravati da precedenti. Poi in altri comuni come Adria, Lendinara, Badia Polesine e Rosolina, che in estate passa da 6mila abitanti a 60mila anime, con i turisti c’è attenzione”.
Se non c’è emergenza, come vogliamo inquadrare il fenomeno a cui si assiste da qualche settimana a questa parte, con accoltellamenti, risse, pestaggi, un omicidio, uno stupro?
“Ripeto, qui il termometro della situazione è positivo. Non c’è un aumento dei furti e rapine. C’è altro e lo Stato c’è, con le forze dell’ordine e con attività investigativa di cui non si può parlare nel momento in cui è in corso. Ribadisco, nessun comune è sprovvisto di presidio e se ci sono le esigenze si intensificano i servizi di ordine pubblico e di volanti. Altro discorso è il disagio sociale, per il quale si è evidenziata la necessità anche insieme ai sindaci, di intervenire e di incidere. Questo al di là della sicurezza pubblica che c’è”.
Parlando di tessuto sociale o, se vogliamo, di disagio giovanile. Ci sono gruppi di ragazzi anche di etnie miste che preoccupano a Rovigo e negli altri comuni polesani?
Intendiamoci bene, i cosiddetti ‘maranza’ sono a Milano. Sono bande bene organizzate di soggetti che sono dediti a risse, stupri, violenze. Alt, non è così a Rovigo. Non andiamo a generalizzare. Possiamo parlare di forme di disagio che vengono avvertite ma anche in famiglie benestanti. Giovani che, o perché bullizzati, o per far vedere chissà cosa, assumono atteggiamenti violenti”.
Il Comune di Rovigo ha rinunciato al Sistema di accoglienza e integrazione, è la strada giusta da percorrere secondo lei?
“Sono decisioni che spettano ai sindaci e su cui non entro. Alle prefetture spettano i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e in tutta la provincia contiamo 420 persone accolte. Nella ex sede dei frati Cappuccini gli 89 attualmente ospitati diventeranno 59. Erano stati dirottati lì perché in tre Cas della provincia avevamo trovato irregolarità ed erano stati chiusi. Ma parliamo di situazioni straordinarie. Il caso del disagio giovanile riguarda, ma non solo loro, ragazzi di seconda generazione di immigrati che spesso vengono ancora accolti come corpi estranei alla società. Ma credo che questa emarginazione a Rovigo non si vive. Se io mi faccio una passeggiata vedo una grande mescolanza di persone. Certo, si può fare di più. Le famiglie hanno sempre più abdicato al loro ruolo”.
C’entra in questo preoccupante contesto il mercato della droga e dello spaccio?
“C’è un aumento della domanda di droga. E fortunatamente qui intervengono i monitoraggi attenti e le attività investigative”.
L’ordinanza del sindaco Cittadin antidegrado e anti vetro e alcol, come la giudica?
“Rientra nei poteri del sindaco in tema di sicurezza urbana. Ben vengano certe regole nel momento in cui vanno a definire i contorni comportamentali delle persone. Non utilizzare contenitori di vetro è una cosa positiva, se poi le bottiglie vengono abbandonate per strada, o peggio usate come oggetti contundenti”.
Non si rischia di svuotarle le città?
“Le manifestazioni sono sempre positive, c’è bisogno di socialità, di associazioni, di felicità tra le persone. Non possiamo annullare gli eventi, perché le città le dobbiamo riempire, non svuotarle. Anche per aggregare i giovani”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE