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“Più agenti per essere più sicuri”

Zeggio, Rossi, Grossato, Barbujani: “Migliorare l’integrazione, ma anche rispetto e decoro nelle città”

“Più agenti per essere più sicuri”

Ha parlato di “termometro positivo” l’altro ieri, nel tavolo di via Celio, il prefetto Franca Tancredi, in merito alla questione sicurezza che, ha fatto sì salire la temperatura mediatica attorno al capoluogo, sfiorando una febbre di preoccupazione generale estesa anche nei comuni di Badia, Lendinara, Adria e Rosolina, al seguito di altri eventi spiacevoli.

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Episodi che hanno contributo a rimpinguare la cartografia dei fatti violenti delle ultime settimane: a cominciare dalle risse di Adria, passando per il pestaggio a Badia Polesine e l’ennesima aggressione accaduta a Lendinara, dove un ragazzo magrebino è stato abbandonato esanime in un distributore, seguito anche da numerosi furti con raggiro ai danni di anziani. “Lo Stato c’è e le forze dell’ordine pure, tra carabinieri, polizia e Guardia di Finanza” ha ribadito Tancredi nella riunione che è riuscita a partorire l’intensificazione dei controlli, “in particolare in due comuni” con la messa in campo delle unità cinofile e dell’elicottero della Guardia di Finanza.

Un panorama che per il vertice della prefettura non deve destare preoccupazione ma giusta attenzione: “lo dico chiaro, non c’è un’emergenza relativa all’ordine pubblico in provincia di Rovigo. Ci sono situazioni per le quali si è reso necessario attivare una zona rossa per allontanare persone che assumono atteggiamenti rissosi, che sono gravati da precedenti. Poi in altri comuni come Adria, Lendinara, Badia Polesine e Rosolina, che in estate passa da 6mila abitanti a 60mila anime, con i turisti c’è attenzione” ha ribadito Tancredi.

Unità d’intenti e piani condivisi sembrano essere le parole d’ordine per uno strascico d’estate che non ha certamente bisogno di altre ricadute: ne è certo - condividendo la strategia della prefettura – il sindaco di Rosolina, Michele Grossato. “Siamo nelle due settimane clou di massima densità di popolazione nel nostro comune, ovviamente tanti i turisti locali e esteri - sottolinea - È per questo che il piano condiviso, già attivato, ha portato la presenza di 12 carabinieri dislocati nelle diverse zone: è un supporto da parte della Guardia di finanza e della polizia stradale che sentiamo prezioso, insieme a quello della prefettura che sta facendo un gran bel lavoro sulla sicurezza e sulla gestione del momento”.

Francesca Zeggio, sindaco di Lendinara, sottolinea: “Evidentemente il prefetto ha una fotografia del territorio più completa rispetto alla nostra di amministratori, ci siamo affidati al buon coordinamento da lei profuso. Credo che esistano due tipi di sicurezza: quella reale e percepita, occorre sempre fare in modo che le due corrispondano appieno, da parte nostra pieno affidamento al lavoro trainato da prefettura e questura”.

È più incisivo il primo cittadino di Badia, Giovanni Rossi, che rimarca l’importanza di una sensibilità condivisa e imparziale fra tutti i cittadini: “Ringrazio il prefetto per aver fatto ancora una volta un tavolo tutti assieme. In realtà la scena del pestaggio è stata cruenta però alla fine era una rissa, non sminuisco, bisogna tenere la guardia alta, quello che non va è l’atteggiamento di mettere in relazione l’episodio rissa con le persone extracomunitarie. L’equazione non funziona, siamo noi a volte che andiamo a creare i ghetti per identificare un unico responsabile”.

È anche vero che, continua: “Le comunità straniere devono integrarsi con quella che è la nostra cultura, affinché avvenga nella reciprocità e nell’inclusione, se devono essere ospitati qui devono capirlo, come anche noi dobbiamo capire il valore dell’accoglienza. Dobbiamo cercare che ci sia armonia nella società, questo è il pregio delle nostre piccole comunità. Tutti dobbiamo diventare cittadini completi: se succede qualcosa che non va bisogna denunciare e non filmare su Facebook per ottenere un po’ di visualizzazioni e gloria. Occorre avere il coraggio di essere cittadini fino in fondo e aiutare le forze dell’ordine per quello che possiamo fare anche noi. Il buon esempio parte da noi. Camminando per il centro vedo cani senza guinzaglio, gente che urla, beve, si ubriaca in piazza. Ripartiamo dal decoro”.

Il sindaco di Adria, Massimo Barbujani si dice “più che soddisfatto dell’incontro in prefettura, fondamentale per analizzare e affrontare le criticità emerse sul tema della sicurezza nel territorio polesano negli ultimi mesi. Desidero esprimere un plauso alle forze dell’ordine, che dimostrano ogni giorno grande impegno e presenza sul territorio. Auspico che in futuro possa esserci un ulteriore incremento di personale, ma ciò che è già certo è che, a partire da settembre, Adria potrà contare su un significativo aumento numerico di agenti in servizio”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    07 Agosto 2025 - 14:33

    piu' agenti per essere piu' sicuri..quindi,si da per certo che predomina l'insicurezza!!

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