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“Cercare risorse contro gli allagamenti”

Simoni e Branco: “Collaborazione sempre più stretta. Adeguare le infrastrutture idrauliche”

“Cercare risorse contro gli allagamenti”

Simoni e Branco: “Collaborazione sempre più stretta. Adeguare le infrastrutture idrauliche”

Migliorare la difesa del suolo e la gestione idraulica e cercare finanziamenti per investimenti e migliorare le infrastrutture idrauliche.

Nei giorni scorsi il primo incontro istituzionale tra Federico Simoni, presidente del Consiglio di Bacino Ato Polesine, ente di governo del servizio idrico del Polesine, e Roberto Branco, presidente del consorzio di bonifica Adige Po. All'incontro, svoltosi nella sede consortile di piazza Garibaldi, anche il direttore Ato Alessandro Bordin e il direttore del consorzio Marco Volpin, ha gettato le basi per rafforzare questo percorso di collaborazione istituzionale tra i due enti nella gestione idraulica del territorio, tema nel quale il presidente Simoni ha sottolineato “l'importanza della redazione dei Piani comunali delle acque, che come Consiglio di bacino abbiamo avviato per conto dei Comuni soci, con il fondamentale supporto del gestore Acquevenete”.

I Piani delle acque sono strumenti di regolamentazione su scala comunale dei progetti di gestione e adeguamento delle reti di drenaggio urbano, necessari a mettere in sicurezza idraulica i territori, soprattutto a seguito dei sempre più frequenti fenomeni di forti piogge e conseguenti problemi di allagamenti. “Anche in Polesine - ha proseguito Simoni - lo sviluppo urbanistico dei decenni scorsi mette sempre più in evidenza le criticità idrauliche rispetto agli eventi meteorici estremi dei giorni d’oggi, ormai molto frequenti. Ed ecco che la sfida del futuro sarà quella di dover adeguare le nostre infrastrutture idrauliche, ormai inadeguate appunto perché progettate in base a parametri climatici del passato, ai tempi di oggi per ottenere la mitigazione di tali allagamenti”.

“In tale contesto nasce l’esigenza di una collaborazione sempre più stretta con i consorzi gestori delle reti idrauliche di bonifica, che ricevono le acque meteoriche dalle aree urbane. L’obiettivo congiunto dei nostri enti deve anche essere di cooperare nella ricerca dei finanziamenti necessari a sostenere tali ingenti investimenti che, per riammodernare le nostre strutture ed i nostri impianti, non possono più aspettare”.

Tra gli interventi strategici per la sicurezza idraulica, il presidente del consorzio Adige - Po Roberto Branco ha illustrato quello di uno scolmatore del canale Ceresolo, che consentirà di sgravare i bacini urbani collocati lungo l’asta del canale, tra i quali la città di Rovigo, spesso soggetti a importanti aggravi idraulici e conseguenti allagamenti. Branco ha detto che: “Se un tempo la risposta alla fragilità del nostro territorio era costruire un sistema idraulico che assicurasse la vivibilità delle nostre terre, oggi la risposta alla sua fragilità è l’adeguamento di quel sistema ai mutamenti naturali o antropici che stanno ridisegnando il volto delle esigenze contingenti del nostro Polesine. La complessità di queste operazioni richiede una visione condivisa e lungimirante. Il consorzio è da sempre impegnato nella gestione delle acque di bonifica e nella difesa idraulica, ma oggi più che mai è fondamentale un coordinamento con gli enti che si occupano del servizio idrico integrato. Solo attraverso una pianificazione congiunta e una costante condivisione di dati, progetti e obiettivi, possiamo garantire una risposta efficace alle sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla crescente urbanizzazione”.

“In conclusione - sottolineano i due presidenti - possiamo dirci soddisfatti dell'incontro, che ha gettato le basi per costruire un coordinamento permanente tra i due enti, finalizzato a monitorare e condividere proposte operative per la sicurezza idraulica del Polesine”.

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