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il fenomeno

Col caldo, centri commerciali presi d'assalto

Aria condizionata garantita: ed è pienone

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È una scritta rossa, asciutta, che scorre sui portali meteo: “Allerta condizioni meteo estreme”. A Ferrara non è un avvertimento qualsiasi, ma la fotografia di giornate sospese nell’afa in cui la città si reinventa: i centri commerciali diventano salotti climatizzati, le Case di Comunità luoghi di sosta, la strada una prova quotidiana per chi una casa non ce l’ha. Mentre i termometri sfiorano i 39 gradi — ieri 38,4° a Quartesana alle 16 — emerge una geografia della sopravvivenza fatta di sedie davanti a un maxi schermo, bottigliette d’acqua distribuite una per una e gettoni doccia contati.

Ferrara figura tra le città più torride di questi giorni, con picchi attesi fino a 39 gradi. Il dato di ieri a Quartesana, 38,4° alle 16, racconta una morsa che stringe forte e che non molla. Le conseguenze sono note: colpi di calore, disidratazione e un rischio moltiplicato per anziani, bambini e persone fragili. In molte case — soprattutto condomìni in città — l’aria si ferma e gli appartamenti diventano forni. Va un po’ meglio nelle zone residenziali alberate, dove la natura ancora regala ombra e sollievo.

Per chi non ha aria condizionata o nemmeno un ventilatore, la soluzione è pratica: cercare riparo dove l’aria è fresca e gli spazi sono aperti a tutti. Nei centri commerciali, in particolare al Castello, da tempo un’area con sedie davanti a un maxi schermo è diventata punto di incontro. Le persone si fermano per ore, a volte per l’intera giornata: anziani, in prevalenza, ma anche mamme e papà con bambini piccoli. Tra una lettura e una chiacchiera, questi spazi si trasformano in “rifugi” di stagione, tanto d’estate quanto d’inverno.


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