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I fratelli muoiono in moto a nove mesi di distanza

La madre sotto shock: "Stiamo vivendo un incubo"

due fratelli strappati alla strada: la doppia tragedia che sconvolge Loreggia e Resana

"Stiamo vivendo un incubo". La frase, sussurrata da una madre che ha perso due figli nel giro di pochi mesi, restituisce il peso di una tragedia che non lascia scampo alle parole.

La famiglia Brugnaro piange Michele, 31 anni, morto a Resana il 2 novembre 2024, e ora anche Andrea, 47, deceduto sabato 9 agosto 2025 in un altro incidente in moto a Loreggia. Due vite interrotte sulla stessa passione, due comunità attonite tra Trevigiano e Padovano.

Michele aveva scelto da dieci mesi Loreggia come nuova casa dopo un periodo a Castelfranco Veneto. Accanto a lui, quel pomeriggio di novembre, c’era la compagna, la 27enne Amalia Mihali. Andrea viveva a Loreggia e lavorava come capo squadra muratori alla Tessaro Remo di Rubano. Di lui, la moglie ha detto: "La famiglia al primo posto, ma lui c’era sempre per tutti". Un ritratto di operosità, affetti e senso del dovere che oggi rende ancora più dolorosa la perdita.

Secondo le ricostruzioni, Michele stava percorrendo sulla sua Aprilia rossa la strada che dal centro di Resana porta a Loreggia quando un ciclista anziano avrebbe attraversato all’improvviso dalla laterale via Coriolo. Il motociclista non sarebbe riuscito a evitare l’impatto: sull’asfalto non sarebbero stati rilevati segni di frenata. Il colpo è stato devastante.

Nonostante i soccorsi immediati, per Michele non c’è stato nulla da fare. A rimanere feriti in modo grave sono stati la compagna, Amalia Mihali, e il ciclista: entrambi sono stati trasportati all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Tra i primi ad accorrere sul posto, il sindaco Stefano Bosa, che ha udito il boato dell’impatto e ha allertato i soccorsi. 

La ferita si è riaperta sabato sera, 9 agosto 2025. Andrea Brugnaro, 47 anni, è uscito di strada in sella alla sua moto a Loreggia, finendo contro il parapetto di un fossato. L’impatto gli è stato fatale. Una dinamica che, per crudele assonanza, richiama quella costata la vita al fratello minore. Anche in questo caso, gli accertamenti servono a definire ogni passaggio, mentre la comunità si stringe attorno ai familiari.

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