VOCE
veneto
12.08.2025 - 13:00
Un passo più veloce, un borsello stretto al petto, lo sguardo che evita la pattuglia: così, in pieno pomeriggio, un controllo di routine si è trasformato in un intervento cruciale contro la circolazione di armi clandestine a Padova.
Siamo all’Arcella, e nel borsello di quell’uomo i poliziotti trovano una pistola con matricola abrasa e munizioni. Poche ore dopo, il quadro investigativo si allargherà fino a una stanza in degrado in via Tiziano Aspetti, a telefoni multipli e a documenti altrui. Il gip convaliderà l’arresto: per il 39enne, cittadino cinese irregolare, si aprono le porte del Due Palazzi.
Dentro il borsello, i poliziotti rinvengono una pistola Crvena Zastava calibro 7,65 di fabbricazione jugoslava, con matricola abrasa, caricatore inserito e due proiettili dello stesso calibro. Un ritrovamento che, in presenza di matricola illeggibile, integra il reato di detenzione di arma clandestina. La presenza del caricatore e delle munizioni aumenta il potenziale offensivo, elemento valutato con grande cautela dagli operanti.
In un primo momento il fermato esibisce un passaporto e un permesso di soggiorno apparentemente regolari. Gli accertamenti, però, ne svelano l’intestazione a un’altra persona. In Questura l’uomo viene identificato come cittadino cinese di 39 anni, irregolare sul territorio nazionale, con un precedente penale per rapina a mano armata commessa a Prato nel luglio 2024, in concorso con tre connazionali. Il dato dei precedenti, pur non incidendo sulla presunzione di innocenza per i fatti odierni, entra nel quadro valutativo del rischio cautelare.
Gli approfondimenti conducono gli investigatori nel domicilio indicato dal 39enne, una stanza in uso in via Tiziano Aspetti. Qui vengono sequestrati due coltelli a serramanico, quattro telefoni cellulari e il passaporto intestato all’uomo. L’appartamento, suddiviso in numerose camere da letto e in condizioni di forte degrado, appare come un affittacamere abusivo, profilo su cui, verosimilmente, si apriranno ulteriori verifiche amministrative.
Il 39enne viene arrestato in flagranza per detenzione di arma clandestina e denunciato per ricettazione e sostituzione di persona in relazione ai documenti rinvenuti. Trasferito alla Casa circondariale “Due Palazzi” di Padova, è messo a disposizione della Procura. L’11 agosto il giudice per le indagini preliminari convalida l’arresto e dispone la custodia cautelare in carcere: l’uomo rientra dunque al Due Palazzi in attesa degli sviluppi processuali.
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