VOCE
veneto
12.08.2025 - 09:32
Un sabato qualunque, l’istinto che si trasforma in allarme, poi la corsa a casa e la tragedia. La vita di Eleonora Bellati, 41 anni, si è fermata all’improvviso, lasciando due figli piccoli, un compagno e una comunità attonita. La dignità del dolore chiede silenzio; il dovere di cronaca impone chiarezza e rispetto.
Il pomeriggio di sabato, intorno alle 18, il compagno di Eleonora, Paolo Ticcò, nota che i messaggi alla donna restano senza risposta. È un segnale insolito. Decide di rientrare subito a casa, dove avrebbe dovuto tornare più tardi per uscire con Eleonora e il figlio di due anni e mezzo, mentre l’altro bambino, di nove anni, era a cena da amici. La trova stesa a letto, priva di sensi, senza respirare. Parte la chiamata al 118 e iniziano immediatamente le manovre di rianimazione. All’arrivo dell’equipe del Suem a San Paolo, per Eleonora non c’è più nulla da fare. La causa più probabile: un infarto improvviso. La donna soffriva di problemi cardiaci da tempo, tenuti sotto controllo con monitoraggi frequenti. Questa volta, il suo cuore non ha retto.
Nella casa erano soli Eleonora e il figlio più piccolo, poco più di due anni. Il bimbo, incapace di comprendere ciò che stava accadendo, ha assistito agli ultimi istanti della mamma, aspettando che qualcuno lo rassicurasse. Un dettaglio che restituisce tutta la misura della tragedia, e che merita di essere accolto con discrezione e rispetto.
Solare, generosa, contagiosa nell’energia positiva: così la ricordano in molti. Eleonora aveva fatto parte a lungo dei volontari di “Giocare in corsia”, esperienza che racconta la sua attenzione verso gli altri. Da circa un anno lavorava nel settore assicurativo per Wide Group, dove in breve tempo si era guadagnata stima professionale e affetto personale.
La notizia ha colpito come un macigno amici, conoscenti e la rete di volontariato. Decine i messaggi arrivati in queste ore al compagno e ai due figli. Tra le dediche, una frase che riassume il sentimento collettivo: “Ciao Eleonora, riposa in pace e dai la forza alla tua famiglia”.
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