Cerca

tragedia in tangenziale

Morte in tangenziale: si indaga

La Procura ha disposto una consulenza

Morte in tangenziale: si indaga

Una consulenza, per chiarire nei dettagli la dinamica del tremendo incidente che, nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto, ha ucciso Manjinder Singh, di 43 anni, sikh residente a Oderzo, nel Trevigiano, autotrasportatore noto e rispettato nella comunità locale.

Per approfondire leggi anche:

Il sostituto procuratore competente per il caso, infatti, ha disposto una consulenza cinematica, con inizio delle operazioni fissato per il prossimo 9 settembre in Tribunale a Rovigo. Un accertamento di questo tipo ha lo scopo di ricostruire le varie fasi dell’incidente, per individuare eventuali responsabilità.

Quella notte, secondo le attuali ricostruzioni, il 43enne, come molti camionisti, si era fermato al ristorante “Fogolar”, affacciato sulla Statale 16, all’inizio della tangenziale, per cena.

Qui - raccontano le testimonianze - si era intrattenuto a parlare fino circa alle 22, quando il locale ha chiuso, poi era andato a risposare, sul camion.
Verso l’una, si è poi svegliato per ripartire, ma, per motivi ancora da chiarire, ha attraversato nuovamente la tangenziale a piedi. E qui si è consumato il dramma: il camionista 43enne è stato investito da un’auto, guidata da un 64enne polesano, che viaggiava in direzione Ferrara. Al momento dell’arrivo dei soccorsi, davvero fulminei, era ancora vivo, ma in condizioni disperate, alla luce del tremendo impatto subito.

Si è spento poco dopo, nonostante il prodigarsi del personale medico e infermieristico. La comunità sikh alla quale il 43enne apparteneva si era immediatamente stretta alla moglie e ai figli di Singh, originario del Punjab (India) ma trasferitosi in Italia nel 1997. A Gorgo al Monticano, in provincia di Treviso, ha vissuto per circa 20 anni, con i genitori, il fratello e due sorelle, poi il trasferimento a Fratta di Oderzo, cinque anni fa. “Era un bravo lavoratore e un padre di famiglia”, lo ricorda - alla “Tribuna di Treviso” - un cugino.

Un incidente drammaticamente simile si era verificato, proprio in quel punto, nel febbraio del 2023. In quella occasione, venne travolto e ucciso un camionista di 61 anni del Vicentino che, secondo le ricostruzioni dell’epoca, dopo avere passato la serata al “Fogolar”, stava tornando verso il proprio camion, posteggiato sempre nella solita piazzola di sosta. A pochi metri dalle meta, venne investito dalla vettura condotta da una donna.

Per approfondire leggi anche:

Evidente, quindi, come in quel tratto, di competenza di Anas, non degli enti locali polesani, ci sia un problema di sicurezza stradale. Il Comune di Rovigo, da parte sua, si è immediatamente mobilitato.

“L’intervento in quella zona – spiega infatti l’assessore alla Viabilità Michele Aretusini – è stato inserito nel piano dei fabbisogni di Anas, condiviso con il ministero dei Trasporti. L’intervento di ottimizzazione complessivo dell’incrocio tra la tangenziale e viale Porta Po cuba complessivamente 15 milioni di euro. Noi, come amministrazione siamo in contatto costante con Anas, perché due vittime in due anni non sono accettabili. Siamo consapevoli che la situazione vada risolta e ci stiamo muovendo per arrivare a questo obiettivo”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400