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15.08.2025 - 15:52
Il settore della bellezza cambia volto. A venticinque anni dalla legge di riferimento, una proposta di riforma presentata prima della pausa estiva dal senatore di FdI Renato Ancorotti ridisegna le regole per estetisti e acconciatori: esame di abilitazione, nuove figure professionali, stretta contro l’abusivismo e l’introduzione del “diritto di poltrona”. Una scossa per un comparto che in Italia, per numero di addetti, è secondo solo all’edilizia.
Il testo amplia e aggiorna il perimetro dell’attività estetica, includendo tutte le prestazioni eseguite sulla superficie del corpo con finalità esclusivamente estetiche o di benessere psicofisico. Dentro anche la dermopigmentazione, dal trucco permanente al camouflage delle cicatrici. Sul fronte organizzativo arriva la possibilità di affittare postazioni e cabine, mentre sul fronte delle tutele si alzano in modo significativo le sanzioni per chi opera senza requisiti.
Accanto all’estetista vengono istituiti profili oggi diffusi ma non formalmente riconosciuti: - onicotecnico; - truccatore e tecnico dei trattamenti per ciglia e sopracciglia (extension e laminazione). Per questi ruoli è previsto un percorso formativo dedicato di almeno 600 ore. Il cambiamento più netto riguarda la formazione: non basterà più la sola qualifica professionale per esercitare. Servirà un esame di abilitazione successivo a un percorso specifico. Per l’estetica: - accesso all’esame dopo 900 ore di corso per la qualifica o dopo un anno di attività lavorativa qualificata presso un’impresa del settore; - accesso anche per chi ha maturato tre anni di lavoro come dipendente, collaboratore familiare, socio lavoratore o titolare. Con tre anni di esperienza si potrà inoltre frequentare i corsi per diventare Specialista in estetica oncologica (Seo), per offrire supporto estetico a persone in trattamento oncologico.
La stretta è severa: - per l’estetica, le multe per chi esercita senza requisiti salgono da un minimo di 5.000 fino a 50.000 euro (oggi 500–2.000), con possibile sospensione dell’attività da uno a due anni e, nei casi previsti, procedibilità penale; - per i parrucchieri abusivi, sanzioni da 3.000 a 10.000 euro (oggi 250–5.000).
Commenti all'articolo
frank1
15 Agosto 2025 - 17:19
ecco un altro tirocineo...corsi,esami,soldi da sborsare anche per chi ha anni di esperienza..maa viene spontaneo chiedersi:a quando un corso,con relativo esame finale per i/le bandanti in italua??li nessuno pensa a qualcosa del genere..e i nonni sono in mano a pwersone che non sanno manco leggere eparlere l'italiano!!!
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