Cerca

veneto

Esiste un paese senza multe

A Sant’Urbano da quasi 20 anni zero multe

Cala il numero dei vigili urbani ma raddoppiano le multe

Multe

Un Comune dove le contravvenzioni non arrivano, non per indulgenza, ma per una precisa scelta amministrativa e per carenze di organico. A Sant’Urbano, piccolo centro della Bassa Padovana, da poco meno di vent’anni non si registrano sanzioni per sosta vietata, eccesso di velocità o altre violazioni minori. Una notizia che sorprende e interroga: può la prevenzione essere più efficace della repressione?

Il sindaco Dionisio Fiocco lo conferma: da quasi due decenni il capitolo multe è sostanzialmente fermo, con “zero proventi” da violazioni al codice della strada. Non perché manchino le infrazioni, puntualizza, ma per l’assenza di un organico stabile nella polizia municipale e per una linea politica che privilegia il richiamo e l’educazione stradale.

“Non abbiamo autovelox e le poche colonnine presenti sono state installate tra il 2012 e il 2017, quando non ero sindaco: forse in quel periodo qualche multa è stata fatta, ma non in quantità rilevante”, spiega Fiocco. “A memoria, non abbiamo mai fatto molte multe. E comunque un agente da solo non può sanzionare le infrazioni al codice della strada: per legge devono essere almeno in due, altrimenti si rischia di esporsi a ricorsi”, aggiunge, chiarendo la cornice operativa in cui si muove il Comune.

La viabilità locale, secondo l’amministrazione, non presenta criticità particolari. “Sant’Urbano è un paese tranquillo. La provinciale 41 è trafficata nelle ore di punta, ma la sicurezza è garantita anche dai controlli dei carabinieri, che effettuano posti di blocco. Questo basta a dissuadere chi non rispetta le regole”, sottolinea il primo cittadino. Un tessuto di comunità coeso e una presenza dell’Arma regolare sembrano aver ridotto la pressione sulle misure sanzionatorie.

Fino a poche settimane fa il Comune poteva contare soltanto su un agente “in prestito” da un altro ente, per circa una dozzina di ore straordinarie ogni settimana. In passato c’era una convenzione con Este e, prima ancora, il “vigile storico” poi andato in pensione. Una dotazione minima che ha reso complicata un’azione sanzionatoria continuativa, rafforzando di fatto l’approccio orientato alla persuasione.

Dal 1° agosto è operativo un agente di polizia municipale con incarico fisso. Non una rivoluzione, ma un tassello in più per presidiare il territorio. “Resterà in maniera stabile e, se servirà, richiamerà chi commette un’infrazione invitandolo a rispettare le regole. Per noi va bene così”, afferma Fiocco. Una presenza costante che potrebbe consolidare la cultura della sicurezza senza trasformare le strade in un bancomat comunale.

L’amministrazione rivendica una linea coerente: “Non abbiamo mai considerato le multe una fonte di entrata. In bilancio mettiamo per formalità una previsione di 1.000 euro, sapendo che difficilmente verrà incassata”. Un segnale politico preciso, che separa l’obiettivo della sicurezza dall’interesse economico e affida all’educazione stradale – e alla responsabilità individuale – il ruolo di primo deterrente.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400